A forma di mezzaluna, di piscitiello (impasto allungato) e battilocchio (a forma di occhio), Sua Maestà la Pizza Fritta sembra la parola del momento, se si ciancia di street food partenopeo…
Nata sotto la sfortunata stella del dopoguerra, in cui anche la pizza classica era diventata un lusso: gli ingredienti costavano troppo, per cui bisognava trovare un modo meno costoso per sfamare ugualmente la popolazione; molte erano le donne che aprivano le porte dei bassi per condividere questa pietanza, inventando il metodo oggi a otto, ossia pagare tranquillamente a otto giorni dal consumo.
Pizza fritta ed è subito l’olezzo dell’olio, il cocente sotto il palato, l’esplosione di cicoli di maiale, ricotta, provola, pepe e talvolta pomodoro.
Nella seconda edizione del #ColellaPizzatour, le QuattroPizzeFritte saranno sottoposte ad un crash test di tutto rispetto: solito format, nuovi giudizi…
E stasera si parte con Fratelli Salvo Francesco e Salvatore, che ho nel cuore: tipologia gourmet, dove a quella classica si alternerà quella col soffritto!
