Classico.
Milanese.
Farcito.
Farcitissimo.
Di un panettone ci si innamora e basta!
Quello morbido, che profuma di burro, dal colore brillante giallo uovo, dalla cupola brunelleschiana, con alveolature non troppo allungate (non è una brioche).
Quale sarà le coup de foudre 2022?!
Intanto inizio a scartare.
Renato Bosco di Saporè, l’inventore di vocabolario diverso della pizza, come la PizzaCrunch, Pizza Doppio Crunch, Aria di Pane. Un “pizzaricercatore” che con la PastaMadreViva crea magie anche natalizie.
Il suo panettone è affascinante, fine e armonico. Classico con uva sultana Australiana 6 Corone (9%) (trattata esternamente con olio di girasole) e scorzone d’arancia.
Cupola abbastanza estroversa, color nocciola omogeneo, dalla cottura uniforme e dalla scarpatura regolare. La texture è disarmante, giallo vivo, lievitazione precisa, puntinato bene dalla profumosa presenza delle bacche di vaniglia Bourbon. Fragrante, con canditi a pezzettoni e uvetta dolcissima. Allo strappo, si sfila con grazia con forti sentori di miele. Giusto qualche imperfezione tra crosta e mollica dovuta forse a una cottura meno generosa o al succo dei canditi, che probabilmente non ha permesso una buona asciugatura.
Un Signor Panettone che, al di là dei tecnicismi, rende davvero felice.
In fondo, credo che il suo compito sia esattamente quello.
Felicione io!
colellapizzatour 