Noi napoletani, amanti della pizza, siamo davvero fortunati. Oggi è possibile mangiare grandi pizze praticamente ovunque, a Napoli e fuori Napoli, cosa impossibile prima: questa generazione di pizzaioli ha diffuso il verbo della buona pizza, lo studio degli impasti, la ricerca della materia prima e la voglia di dimostrare di essere migliore degli altri.
Ed ecco allora che a Soccavo, per i non napoletani non lontano dallo Stadio San Paolo, è possibile mangiare pizze di grande qualità, digeribili e saporite.
Errico Porzio, scuola Pellone: locale popolare, vivo, vitalistico, non aspettatevi fronzoli, carte di birre artigianali e di vini, ma un servizio rapido e appassionato. Menù immenso, proposta vastissima, dove tradizione e voglia di esplorare convivono, che prevede anche “la ruota di carro” o 4 spicchi diversi.
Come da protocollo, chiedo una frittatina, una margherita e una speciale.
Frittatina un po’ troppo strong, che eccede di soffritto di carote.
Bello comunque scoprire in posti fuori dai soliti giri, dalle rotte turistiche e dai riflettori mediatici una margherita tradizionale napoletana di grande personalità.
Taglia M/L, cottura impeccabile, dove il pomodoro è in equilibrio perfetto con il fiordilatte e l’impasto, quest’ultimo soffice e delicato, piacevolmente deciso e lievitato a puntino.
Come speciale scelgo una Saporita: straccetti di bufala, mozzarella e all’uscita pancetta paesana di Maialino Nero Casertano e patate al forno con buccia…
A pochi metri dall’università di Monte Sant’Angelo, da Pizzeria Porzio si mangia benissimo: mi ha emozionato vedere competenza e passione in un quartiere difficile e questo sottolinea ancora una volta il ruolo importante che hanno le pizzerie oggi a Napoli.
Un valore sociale di riscatto enorme. A presto davvero!
colellapizzatour 