Dal mare al panino, non è uno slogan, ma la realtà!
La mia terza esperienza da Pescaria, italianissimo fast food che profuma di mare e di Puglia, doveva essere narrata e romanzata.
Polignano a mare (Ba), a due passi dalla magica Lama Monachile…

Fila notevole (ma scorrevole), stile Antica Pizzeria da Michele, ma qui i numeri lì danno dopo! Tovagliette colorate, seggiolini e tavoli quadrati da conquistare (in puro stile fantozziano) e menù alle pareti…
Piatti, panini, carpacci e tartare, un banco pieno di sfiziosità (ho lasciato il cuore sul croissant ripieno di gamberoni e rucola), e ancora fritture, insalate, crudo e piatti del giorno, che lo chef realizza in funzione del pescato… Non mancano burrate, fior di latte, pomodori secchi e tanti sapori della Puglia agricola che da quella ittica dista solo qualche metro.
Scelgo delle fantastiche polpette ai crostacei e tre panini.

Dopo un quarto d’ora arrivano i fritti: porzione generosa di polpettine croccanti e golose, decisamente pezzetti di mare fritti. Commuoventi.
Poi, qualcuno grida il mio numero: mi sbraccio dall’angolino, il ragazzo cancella dallo scontrino anche l’ultima voce e i panini sono finalmente lì davanti a me…Il resto sarà goduria, bellezza, ascetismo… dei veri e propri panini gourmet stellati!

Il primo con polpo fritto 150g, cicoria aglio e olio, mosto cotto di fichi, ricotta e pepe, olio alle alici. In sintesi, un sogno che si avvera.

Panino nero di seppia, spigola marinata homemade agli agrumi, insalata di rucola, cipolla caramellata, insalata di patate di Polignano, fiordilatte, pesto al basilico.
Una poesia da favola… un piatto gourmet nascosto in un meraviglioso pane, che è quello di semola pugliese, la ben nota tartaruga (che presenta un reticolato sulla superficie), realizzato, in questo caso, con nero di seppia, ben sostenuto senza somigliare a quello artigianale degli hamburger.
C’è tutto, il trionfo dei sensi, la festa delle papille gustative: la freschezza del carpaccio di spigola, che sa solo di mare, con l’acidità della marinatura agli agrumi per niente invasiva, l’amaro della rucola con la dolcezza delle cipolle e dell’insalata di patate, la scioglievolezza del fiordilatte e lo scrocchiarello del pane che, col nero di seppia, amplifica il gusto di mare e il sentore iodato.
Un equilibrio unico, specchio riflesso di studio, passione e ricercatezza: un panino sostanzioso, carico, gustoso, generoso nella quantità e nei sapori.
Un’emozione accessibile, che vale tutti i 10 euro. Ti vorrei sotto casa Pescaria per farci l’abbonamento!

Il mio ultimo morso di Puglia!
120g di gamberoni, melanzana fritta, pancetta croccante Salumificio Santoro, mozzarella di bufala, salsa al pomodoro e basilico, chips di patate, maionese affumicata.
Mi mancherai cara mia Pescaria, mi sei scoppiata dentro al cuore, all’improvviso, e continui a farlo…