Napoli, fine corso Garibaldi. Quasi a toccare il Real Albergo dei Poveri, in una sorta di largo, la piazzetta Marconiglio, una pizzeria da un bel po’ di decenni, tacitamente compie il suo lavoro ad ottimi livelli.
Pizzeria Oliva un nome apprezzato e riconosciuto dai veri intenditori, la franchezza fatta pizzeria.

All’ingresso il banco, dove il pizzaiolo Ciro stende pizze da 30 anni, poi vicini vicini, come fratello e sorella, il forno e la friggitrice.
Ambiente spartano, senza orpelli e svolazzi, tavoli di marmo con tovagliette di carta paglia per una 60ina di coperti, su una parete spicca una gigantografia della famosa nonna Concettina.
Servizio giovanile, preciso, educato e cortese.

Pizza popolare, da centro storico non nelle dimensioni ma nel sapore, cornicione quasi assente. Pasta leggera e di sostanza, lievitata il necessario (7 ore) ma che supera la prova digeribilità, circonferenza e cottura ambedue lodevoli.

Prodotti semplici e una predisposizione naturale al saporito: degne di nota la Gennarino, marinara con pomodorini, piccante e spolverata di formaggio, e la Pizza Fritta (uagliù è impressionante, quasi quanto il conto!).

Superlativia la pizza fritta Garibaldi: cicoli, ricotta, provola e pepe, con una pannellata di pomodoro e una spolverata di formaggio in superficie. Pizza fritta sorprendente, onesta e veracemente napoletana. Un doratissimo piscitiello che esce fuori dal piatto, oro acceso, leggero e pieno d’aria. Impasto sottile e saporito, ripieno generoso e distribuito superbamente. Applausi corali!

Che dire…il gusto nella semplicità e la semplicità nel gusto: tieh!, ero indeciso tra i due ma li meritate sinceramente entrambi. Complimenti sinceri.

Salsicce e friarielli 

Cosacca
Voto dei commensali del #ColellaPizzaTour
Location: 6.6/10
Menù: 7.3/10
Servizio: 7.4/10
Conto: 9.1/10
Totale: 30.4/40
Media: 7.6/10