Carmnella – Marinaresca & Elisabetta Farnese, le due nuove amiche di Vincenzo Esposito

Girellare.
Andare girando qua e là per passatempo o per ozio.
O per amore, aggiungo io, se si tratta di pizzerie.
E poi spessissimo mi appacio dietro alle “Case Nuove”, tra quei tavoli di marmo vitali, dove il sorrisone accogliente di Vincenzo Esposito, padrone di casa di Pizzeria Carmnella, è l’appetizer più indovinato di sempre

Chi l’ha conosciuto, tra i miei amici, esige la mia presenza a ogni degustazione, perché la bellezza di “questa scoperta” (ormai realtà) si amplifica con la condivisione
Ci vediamo da Carmnella!” mi impera, invece, colui che tornando dal Norde, sta “in riserva” di pizza: ormai è un punto di ritrovo sicuro, un luogo perfetto dove rifocillarsi di napoletanità.
E non lo dico solo io. Mi approprio delle parole altrui.
Aspetto fondamentale poi è il racconto…
Si dovrebbe sempre poter conoscere una pizza insieme al suo ideatore, che te la spiega con passione raccontandoti aneddoti e particolari.
Con il maestro Vincenzo la conversazione, il confronto è d’uopo, è un meccanismo così spontaneo che si instaura tra personalità “troppo napoletane”.
Questa volta il dibattito ha avuto come protagonista la complessità dell’offerta nel suo menù: “Mi dicono che è troppo grande, troppo pizze e non va bene!”, quasi a rivendicare quella fantasia nel creare che non può essere tarpata da dei diktat di chi non vive il banco, ammacca e concia e inforna una pizza dietro l’altra.
Eppure ho sempre esaltato e ammirato l’imbarazzo della scelta nella sua proposta, la possibilità di trastullarsi con la selezione degli ingredienti, come per esempio il tipo di pomodoro (7 varianti possibili) sulla Margherita, sulla Marinara o sulla Cosacca…
Per me è assurdo pensare che il concetto di un cospicuo numero di portate in lista si traduce nell’essere disattenti e approssimativi, con la sensazione di scarsa freschezza degli ingredienti.
Anzi la sfida sta proprio nella capacità di dimostrare una qualità elevata in ogni singola creazione, dalla più semplice alla più complessa, e quando tutto ciò si realizza, “Chapeau!“.
Poi… la confessione spontanea, l’ossimoro comico che sminuzza in mille pezzi e giustifica tutto il preambolo iniziale: “Io ne ho create altre due, ma è inutile che le cerchi non ci sono nel menù!
La risata scoppia, ma la curiosità ancora di più…
Non posso che pretendere l’assaggio delle ultime nate!

Marinaresca

E scopri subito che esistono parole con un suono bellissimo. Una di queste è Marinaresca
Ventresca di tonno, olive di Gaeta, capperi, aglio, origano, leggera grattugiata di bottarga e zeste di limone, basilico. Una esaltazione della Marinara firmata Peppe Guida, chef dell’Antica Osteria Nonna Rosa e già artefice dell’intuizione nel trasformare uno spaghetto al pomodoro nella fantastica pizza Dama.
Una marinara che sa di mare, come un tempo che si “arricchiva” con i cicinielli… qui si valorizza con la parte più preziosa e ricca del tonno perché ottenuta solo dalle morbide fasce ventrali. La ventresca, morbida, delicata e saporita contrasta con lo strong delle spezie presenti per poi concludere con la vivacità finale del limone, che arriva al termine e ne lascia il ricordo
Un inchino, infine, per ossequiare Elisabetta Farnese, la principessa di Parma dal cuore borbonico, madre di Carlo III di Borbone, grande mecenate e appassionata d’arte.
La pizza che porta il suo nome è un puro esempio di opera d’arte bianca. È una illusione, è pura intuizione, che risiede nell’archetipo, non nella forma, fonte di conoscenza ma soprattutto di emozione.

Elisabetta Farnese

Melanzane a funghetto e Parmigiano Reggiano in cottura; all’uscita burrata di Andria, pomodorino datterino fresco, ancora Parmigiano Reggiano a scaglie, basilico e olio evo.
Anche se bella d’aspetto alla vista potrebbe ingannare: troppa, tanta, la classica pizza che non si può terminare tutta e l’illusione è servita.
I latticini si uniscono insieme, la burrata si fonde con i parmigiani in due consistenze, la melanzana da quella spinta di sapore e pomodorini e basilico donano freschezza
Cremosa, fresca, saporita e consistente…una completezza che merita riverenza!
Benvenute allora voi ultime arrivate, già vi sento ottime amiche!
E non titubate ad accomodarvi nel menù: la Dama e la Umberto vi faranno strada, il Munaciello e la Elena Ferrante vi faranno spazio perché le eccellenze stanno bene insieme!

Pizzeria Carmnella
Via Marino Cristoforo, 22
80142 Napoli

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