“2 anni, 2 anni, 2 anni, affare fatto!“
“Pasquà, noi siamo ancora giovani…” rispondeva Totò, in Miseria e Nobiltà.
Il Colellapizzatour festeggia il secondo compleanno…

In questi anni ho imparato che è difficile mettere d’accordo tutti, che il sublime per qualcuno può essere banale per un altro, che il servizio può influenzare più del conto… Ma che la pizza è come il sangue, a noi napoletani ci scorre nelle vene: è un’emozione che entra dagli occhi, attraversa la bocca ed arriva dritta al cuore, è religione, è fede e ciascuno pretende il massimo da chi la prepara…
Eh si!, per noi napoletani ci basta poco per essere felici, una pizza insieme.
E come continuava Totò, ovviamente “…i due anni sono rinnovabili, io ho l’opzione!“.
Tant’è che la leggenda narra che i Colella abbiano “il mazzo rotto” (come si dice a Napoli), sono caratterizzati da una fortuna sfacciata insomma, per i diversamente napoletani!
Beh nello stemma di famiglia non vedo riferimenti concreti ma, sinceramente, se penso un attimo alla mia vita non mi posso per niente lamentare!
Credo fermamente però che la fortuna più grande è stata quella di nascere a Napoli, assorbendone caratteristiche, sfrontatezza, il sole e il mare, la bellezza di un popolo “ubriaco bene“, che continua imperterrito a vivere di miracoli…
Nascere qui è proprio da “mazzo rotto” e poi detto tra noi, che cacchio mi inventavo altrove… il Colella Polenta Tour?? O forse il Colella Bagna Cauda Tour?! È anche cacofonico!
Vabbè il solito perdermi nella mia logorroica festa di garbugli, degna del mitico Pazzaglia, ha partorito qualcosa che può sembrare antitetica allo scatto!
Ma ieri anniversario importante, festeggiato lì dove tutto nacque, con la prima pizza studiata dai commensali, una delle mie preferite da tempi non sospetti…
E ALLORA BUON MAZZO ROTTO!