Avete mai avuto il coraggio di cambiare qualcosa che di per sé era già perfetta?
Che ne so, immaginate, solo per un momento, di dipingere la Gioconda in piedi, la Nascita di Venere mora, la Canestra di frutta con i limoni di Sorrento, la Guernica a colori… Vi sa di bestemmia vero?!
Beh ieri mi è accaduto qualcosa di simile!
Caserta, I Masanielli di Francesco Martucci.
Un unico desiderio, un’unica esigenza: ammaliarmi con l’esegesi del pomodoro, la “4 pomodori in 3 consistenze“, insomma la mia preferita della casa.
Mi siedo, sfoglio il menù, data la mia continua brama di curiosità, e leggo “4 pomodori in 4 consistenze”.
Cioè ma siamo seri?
Vabbè!, corro da Francesco e chiedo spiegazioni! “Albè, l’ho migliorata…”
Lo stupore misto all’incredulità si fonde alla soggezione e le mie domande non hanno più ragione di esistere.

Arriva profumata di meraviglie, con il pomodoro presente in ogni forma, consistenza e grado di gusto realizzabile: la crema di pomodoro arrostito diventa, con estremo garbo, la nuova amica del Ciliegino semi-dried, del Datterino giallo e rosso confit e del pomodoro lampadina secco Dama, aggiunto a fine cottura.
I formaggi sono due, entrambi di bufala: alla base la mozzarella e sopra, a crudo, il primo sale.
God Save quell’omone che ammacca e dipinge con gli ingredienti con l’estrema capacità di perfezionarsi e, sì!, di migliorare la perfezione.