Confesso che fino a pochi anni fa ero un drogato di Pandoro Bauli, poi finalmente ho visto la luce…
…e sono stato folgorato dall’abbagliante bontà del Panettone, quello d’autore, realizzato con metodo artigianale, senza additivi e conservanti, e senza scorciatoie produttive.
Fantasticamente ieri, durante la kermesse Re Panettone ho potuto degustare le migliori eccellenze di questo grande lievitato
Tantissime varianti golose grazie alla creatività e all’esperienza dei pasticcieri provenienti da tutta Italia. Tantissimi banchi di assaggio, con una nutrita rappresentanza di campani, nella fantastica cornice dei saloni del Grand Hotel Parker’s.
Tantissime bellezze, profumi, accostamenti fra classici, tradizionali, innovativi, cremosi e un fantastico salato.

In Croissanteria Lab 
Pasticceria Baiano 
Pasticceria Cappiello
La mia personalissima classifica è presto detta:
1. il classico di In Croissanteria Lab di Italo Vezzoli, un panettone nella versione più tradizionale ma senza uvette e canditi, estremamente equilibrato, burroso ma fine, dalla fitta e intensa dolcezza;
2. il panettone al pistacchio della Pasticceria Baiano, godurioso e allo stesso tempo delicato e per niente stucchevole;
3. il panettone gastronomico Pan Conciato di Pasticceria Cappiello, con conciato romano, salsiccia di maialino nero casertano e pomodorino San Marzano essiccato (una scoperta da tris).
Vi aspetterà inoltre il banco di degustazioni con il binomio vini e panettone curato dall’Associazione Italiana Sommelier, delegazione di Napoli, e da Wineandthecity in collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini del Sannio con anche passiti, spumanti e vini dolci.
Un’ultima bella notizia? La kermesse continua fino alle 19 di stasera, un buon motivo per mettere il naso fuori di casa, in barba questa domenica uggiosa, è acquistare un eccellente panettone artigianale.