E le stelle stanno a guardare, penserete!
Eppure ieri sera, due stelle hanno divampato la propria luce creando un magico scambio reciproco, abbagliando palati e cuori di nuove armonie, creazioni sublimi e soddisfazioni tangibili.
Il secondo appuntamento con Chef in pizzeria, la kermesse culinaria ideata dai Fratelli Salvo Pizzeria, che ospita maestri del gusto stellati che mettono la loro arte al servizio della pizza, è stato così, accecante di bellezza.

Un menù eclettico e dal rosa pastello firmato Cristina Bowerman, pugliese d’origine, americana di passaggio e romana d’adozione. La bontà dell’impasto abbraccia la sua cucina fatta di contaminazioni superbe, passeggiate per lo Stivale con lo sguardo rivolto all’Oriente.
Stupore totale mentre lo sfogliavo…
Che il fritto dei Salvo è patrimonio dell’Unesco non lo scopro adesso ma la Montanara con datterino caramella (pomodoro di origini nolane) diviene manifesto elogio della semplicità: un bocconcino d’oro con un’esplosiva e allo stesso tempo garbata dolcezza.
La prima declinazione di Cristina mi ha letteralmente mandato in sollucchero: sarde affumicate, cipolle in agrodolce e giuncata. Iniziare col botto. La fetta diventa sede di accordi che toccano tutte le note. Saporita, dolce, cremosa, ho perso la testa.
Audacia e maestria nel trattare e trasformare le materie prime nella Nordica con crema di topinambur, topinambur arrostito, tartufo nero, grattata di cioccolata e bagnacauda all’aglio nero. Goduriosa e d’impatto, dove l’impasto partenopeo si lascia andare e si scioglie al cospetto dei sapori piemontesi che vivono di equilibrio. Quando si parla di Unità d’Italia…
Istruttiva per me la Thai, dove ho scoperto una nuova verdura: il bok choi, un cavolo cinese proposto con melanzane al curry verde e mandorle. Una sensualità accattivante delineata dall’amaro del cavolo, il piccante della melanzana e il croccante delle mandorle.
Coda alla vaccinara, patate e pecorino diventano protagoniste della Romana che mi ha catapultato in una osteria verace de Roma. Sapori decisi, ricette magistrali, forse l’unica dove la pizza diventa abbastanza timida.
La Piccante con nduja, salvia fritta e ricotta di bufala, un volo pindarico per il palato. E qui mi sono innamorato di nuovo. Lo dico? La mia preferita. Una perfezione inaudita di raffinatezza gastronomica.
Infine la proposta che stupisce: la fritta, dolce, con sale e cioccolato fondente, ripiena di ricotta di bufala lavorata al miele, scorzette di arancia e limone semicanditi. Ogni parola aggiunta sarebbe superflua. Un’unica esigenza, fissa nel menù subito!
Ciascuna pizza che supera l’arduo test della possibilità di mangiarne intera.

Creazioni concepite per lasciare ricordi, emozioni proprio come l’arte riesce a fare.
Cucina & Pizza, per me un rapporto fra due grandezze omogenee, intelligenza e golosità.
Una gioia stellare poterlo raccontare…








