Quanta storia, fatica, amore, sudore e passione ci sono dentro a un piatto.
Le stesse che possono esistere anche dentro un cocktail. In tal caso, dalla loro coesistenza, si crea una sintonia inaspettata che ipnotizza i cuori dei più sensibili.
Ho vissuto un pranzo, dagli antipasti al dolce, con piatti che andavano a braccetto con cicchetti perfettamente abbinati agli ingredienti proposti.
Torre del Greco, da sempre espressione della cultura enogastronomica campana.
A pochi passi dal porto, a pochi giorni dalla sua nascita, Imperium Bistrot, gestito da Lorenzo Villani, Riccardo Azam e Anna Villani, divampa la sua offerta: ristorantino, lounge e wine bar con tre bartender sempre a disposizione per preparare drink da aperitivo, cocktail da accompagnare ai piatti, oppure bevande dopo pasto.
Locale che vive di colori tenui, con predominanza di bianco, dettagli e ricercatezza a cura della decoratrice Rossella Guarino: una 80ina di coperti, ben distanziati tra loro, un’area bar con zona dedicata alla degustazione di salumi, un angolo dedito alla degustazione dei vini.
Sontuosa in bella mostra la cucina a vista, che fa da vero polmone del locale, con a capo della brigata Vincenzo Langella, chef autoctono, capace di deliziare coniugando ricordi d’infanzia, sapere e semplicità, fantasiose contaminazioni e tanto gusto.
Ottima e perfetta la tartare di manzo con colatura di bufala e verdurine invernali associata al freschissimo Passion Apple, realizzata con le accortezze giuste per esaltare la qualità e il sapore della carne.
Delicato ma saporito il carciofo al timo su crema di patate, lardo di conca e tartufi; per questo piatto in abbinamento l’Unicorno, cocktail dai toni affumicati.
Sorprendente lo spaghettone Cacio e Pepe su guazzetto di frutti di mare e pesto di nocciole, dove i colori del mare e della terra erano perfettamente e golosamente bilanciati, il tutto annaffiato con un cicchetto di gin, succo di limone e vino bianco, a dare il giusto contributo acido.
Un solletico per il palato lo stracotto di maiale alla soia e miele con bieta e rucola selvatica, dove quest’ultima diviene estensione del piatto nel drink abbinato.
Degno finale con tiramisù e moijto al caffè di un’intrigante e coinvolgente esperienza culinaria.
Ebbene da questo “Impero del Gusto” non si vorrebbe più venire via!
colellapizzatour 