Trigo Pizzeria & Burger – “Ai confini del Casertano” si duetta benissimo

Ci sono sere che possono essere solo di “mani in pasta”…
Gli ingredienti c’erano tutti.
Le magnifiche eccellenze che offre il territorio casertano.
Un banco per conciare, un forno e due pizzaioli. Entrambi della provincia di Caserta.
Due confini speculari, due esperienze figlie di una stessa area geografica, ma ciascuna con una forte e diversa identità.

4 mani insomma. Le prime, quelle di Michele Graziano, motore pulsante di Trigo Pizzeria & Burger, location della kermesse “Ai confini del Casertano“.
Le seconde, altrettanto sporche di farina, di Pasqualino Rossi, patron di Pizzeria Elitè, poeta di Alvignano, maestro del sonetto nel ruoto, testimone del recupero del sapere rurale e agricolo.
Senza indugio, con la curiosità sempre amica fedele, ho predisposto l’animo…
Quanto mi sento vintage quando introduco con “per iniziare tris di fritti innaffiati” con un flute di Trentapioli: crocchè classico, arancino cacio e pepe e un’inedita frittatina di gnocchi alla Sorrentina.

Crocchè che sa di patate, che perde la lode solo per la cupidigia nei riguardi della spezia; lasciamoci andare col pepe! Arancino buono, che si difende bene e l’idea dello gnocco racchiuso in quella fantastica panatura, comune denominatore dei fritti, sicuramente innovativa ma da levigare, ottimi i protagonisti ma fin troppo estranei tra loro.

La Genovese

La Genovese di Michele, con ragù di bocconcini di Scottona e cipolla ramata di Montoro, fiordilatte dell’Alto Casertano e scaglie di parmigiano, molto saporita, dove il topping, per ovvi motivi, dolcemente prepotente e cucinato con maestria, non aliena l’impasto, anzi ne diviene degno sposo, morbido e strutturato.

La Sinfonia

Proseguendo questo spartito a quattro mani, la Sinfonia di Pasqualino: bufala, pomodorino confit, polvere di oliva nera Caiazzana, gocce di succo di limone. L’esuberanza del limone non ha guastato eccessivamente un equilibrio, da me, apprezzatissimo: la freschezza dell’agrume, la dolcezza del latticino, l’amaro dell’oliva e l’acidità del pomodorino, tutti in fila sul palato che gode anche di un impasto notevole, profumato e leggero, frutto di un’attenta lavorazione e maturazione.

La Alto Casertano

La Alto Casertano con ceci di Alife, lonzino di maiale nero casertano, provola e rosmarino fresco, il manifesto identitario del pensiero del pizzaiolo di Alvignano; ingredienti poveri dal sapore ricchissimo, all’assaggio la terra protagonista di un gioco croccante, denso e bucolico. Vangoghiana.

La Dolce Lardo

Conclusione con la Dolce Lardo della casa: su una soffice focaccia, cotta alla perfezione, lardo di colonnata, primo sale, noci e miele. Di superba qualità gli elementi presi singolarmente, ma attenzione a dosare bene il miele, o la si trasforma in un ottimo fine pasto.
Semifreddo della Pasticceria Pelosi, e a Teverola il duetto intasca gli applausi
Ci si può innamorare di colpo di serate così? Oh sì. Si può. Complimenti a voi!

Trigo Pizza & Burger
Via Vecchia di Teverola
81030 Teverola (CE)

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