La vita si misura dall’intensità con cui si vive, scrisse Luis Sepulveda.
Ma come è possibile valutare con un parametro fisico una visione così metafisica!?
Filosofia nugale la mia, ma scrivere mi fa troppo bene.
Pensa a una pizza. Non una qualsiasi.
Prendi per esempio la Mani di Velluto, di Francesco Martucci. Non una qualsiasi, per l’appunto.

Il classico disco soffice e denso di appartenenza su cui danza un’armonia del tutto speciale.
Vellutata di friarielli in acqua di ricotta di bufala, mozzarella di bufala campana DOP, salsiccia a punta di coltello di suino grigio ardesia, calcagno a crosta liscia.
Il friariello verde, verdissimo è presente. Ma è accogliente.
L’amaro c’è ma è educato. L’acqua di bufala manteca, smussa ogni angolo.
La mozzarella aggiunge pastosità, dolcezza.
Il suino dona brio a modo suo. La pecora, incornicia il morso, con sapidità e una punta di piccantezza.
Percezioni sensoriali dai colori trascendentali che motivano il grado di forza di un sentimento, di uno stato mentale, di una condizione della volontà.
A volte una salsiccia e friarielli fa sentire vivi. Ed è verissimo.
Poi capisci che esiste anche la Mani di Velluto.
Intensità. Questioni di intensità.
Tutto chiaro Luis!
Dedico questo pensiero e questo scatto, di bellezza e di vita, al grande scrittore cileno Sepulveda, che ci ha lasciati a causa del coronavirus, e alle altre vittime nel mondo, meno famose ma non meno importanti.