Carmnella – Abbracciare in sicurezza le vostre pizze del cuore, si può…

Sì… lo ammetto!
Sono un abbracciatore seriale.
Parliamo del primo gesto che riceviamo appena venuti al modo.
Sarà che gli abbracci non mentono mai, riempiono i serbatoi affettivi andati in riserva.
Oggi il buon senso è (o almeno dovrebbe essere) giustamente il nostro Grillo Parlante che ricorda quotidianamente l’importanza del distanziamento sociale, con buona sofferenza degli uomini d’amore rispetto agli uomini di libertà.
Ma il lockdown ha generato una diversa classificazione dell’umanità, meno romantica. Ci sono gli impavidi sciagurati, che sfidano l’esistenza di un veleno invisibile, i tuttologi poco sapiens, che sperano di apparire intelligenti nell’aprire la bocca, gli ipocondriaci del terrore, che identificano i malati con la malattia.
Poi una bella fetta (fortunatamente) di peripatetici, dove “in media stat virtus”, che vivono il lusso di seguire le regole affrontando quella guerra interiore tra poetico istinto e fredda razionalità.
Si, sono anche un abbracciatore peripatetico.
Abbraccio per il momento solo i congiunti, ma cerco, nel rispetto di questo momento pandemico, tutto ciò che è possibile abbracciare.
Pizza e pizzerie, che ci fanno giocare in sicurezza rientrano nell’elenco.
Abbracciate le pizzerie che vi chiedono adempimenti per farvi mangiare la vostra pizza in sicurezza.
Io dopo aver “gomitato” con Vincenzo Esposito, mi sono ricongiunto con Carmnella e con il Munaciello.
Ma non prima di:
– prenotazione telefonica, con zero tempi di attesa e zero assembramenti all’esterno;
– misura della temperatura corporea con un termoscanner;
– sanificazione delle mani all’ingresso;
– tavoli dimezzati, distanziatissimi, con tovagliette monouso, posate sterilizzate, sanificante prêt-à-porter e menù digitale;
– tavoli da 4 predisposti per accogliere due amici, quelli da 8 per accoglierne quattro;
– sanificazione alla fine di ogni seduta.

Il Munaciello

E se l’elenco non presenta rime, il poema vive tutto nell’incontro col Munaciello, in quel ripieno al forno, bianco all’esterno, con provola affumicata di Agerola, ricotta di cestino, ciccioli di Casavatore, antico pomodoro di Napoli, Parmigiano Reggiano in superficie, basilico riccio napoletano, olio evo, pepe di Rimpas. Una pizza al forno che si veste da fritta, grazie alla crosticina in superficie, tratteggiata dal formaggio che dona sapidità e croccantezza. E l’interno un piacere pazzesco a cui ci si arrende docilmente.

La Marinara a modo mio

E poi la generosità del maestro che non conosce quarantena: arriva fumantosa una Marinara classica a modo mio con aggiunta di datterino, pecorino romano e un pizzico di pepe. E con questi sapori ho abbracciato Partenope tutta
Insomma abbracciare si può, anche in questa fase due.
Assaggiate le nuove portate dei ristoratori intrise di chiarezza, sicurezza, tutela, metteteli alla prova per conquistare la vostra fiducia.
Chi rispetta le regole sta alla preoccupazione, come l’Amuchina sta al virus…
Abbiate e doniamoci speranza.
Abbracciate le vostre pizze del cuore!

Carmnella
Via Marino Cristoforo, 22
80142 Napoli

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