Acquerello Ristorante – La pennellata gourmet, leggera ed espressiva

E qualcosa rimane “tra le pagine chiare e la pagine scure”…
L’ammirazione, poi, diventa profonda quando quel qualcosa si chiama coraggio, dalle sfumature eroiche. Coraggio nel crederci, nel mettersi in gioco, nell’investire nella propria idea gastronomica, nella gioia della socialità della vita, nella valorizzazione di esperienze che si nutrono del bello ideale.
Un plauso ai fratelli Irollo, Stefano e Luigi, che insieme al loro papà, in questo delicato periodo, esibiscono la loro soave pennellata: Acquerello, un ristorante gourmet nato all’ultimo piano della galleria “Le Pendici” ubicata a Ercolano.

Un posto sicuramente moderno, con elementi lecorbusieriani e arredamento ricco di legni, cristalli, tessuti e quadri, mise en place minimal ma raffinata, servizio attento ed erudito.
Come un buon acquerello che si rispetti, il concept del locale vive di estrema “leggerezza” rappresentativa e di immediatezza espressiva: una terrazza mozzafiato “vista Vesuvio”, la skyline più bella del mondo e una fusion di piatti ricercati legati alla stagionalità.
A capo della brigata lo chef Antonio Borrelli che si esprime rispettando le eccellenze del territorio trattandole con passaggi semplici, fermentazioni audaci e in totale assenza di cotture spasmodiche per gustarne al meglio sapori e qualità. Simpatica la possibilità di accostare a ciascuna portata un cocktail curato dal bar manager Elpidio Dell’Aversano.
Il percorso di degustazione una sinusoidale tra terra e mare, con frequenza dolce, fresca e speziata.

Un confetto delicato l’entrée col cubo di tonno rosso glassato all’amarena su cialda soffiata al nero di seppia, un finger dall’esplosiva delicatezza.
Tra i ricordi a me più cari la fresella con sashimi di spigola, concassè di pomodoro ramato, maionese all’aglio, gel di pomodoro, bagnata all’acqua pazza, un ossimoro tra miseria e nobiltà, un sodalizio autentico tra materie prime povere e ricercate.

Degna continuazione del fil rouge gustativo il tataki di tonno rosso affumicato, maionese al lime, cipolla di Tropea fermentata, fagiolini croccanti, polvere di origano, un piatto vibrante di esaltazione dell’equilibrio di ciascun tono.
Magistrali le linguine alla Scapece, con menta glaciale, fiore di zucca cristallizzato e crudo di scampo: pasta cotta a puntino, dove il saporito della zucchina, che incontra la freschezza della menta e la dolcezza del fiore caramellato, si attenua con la delicatezza del crudo. Applausi.

Il Golden Sea, con gin Tanqueray, agrumi, zafferano e liquore alla mela verde, sincero, brillante ed equilibrato, un ottimo compagno per il filetto di pesce azzurro, con salsa allo zafferano, sfoglia di cipollotti e insalatina di ceci, forse l’unico, tra i piatti, meno coinvolgente privo di quello zing in più.
Un tik tok di piccola pasticceria, una intrigante carta dei vini e un rispetto maniacale dei protocolli vigenti.
Ché siano infinite le “pagine chiare” tutte color Acquerello

Acquerello Ristorante – Roof Garden
Via Sacerdote Cozzolino Benedetto, 86
80056 Ercolano NA

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