L’amore per la carne nasce così, per caso.
O ce l’hai o non ce l’hai.
Ma se ce l’hai sappi che da Dambo Beef & Grill puoi letteralmente impazzire.
D’amore.
Confesso che la mia Cicciamania ha pochi lustri ma sfido chiunque, alla visione di certi prodigi gastro criminali, a non sentirsi Fred Flintstone e fare gli occhi a brontosauro.
Yabba Dabba Doo!

No, non si tratta di tomahawk, eppure la clava c’è tutta: stinco di Frisona all’Aglianico cotto a bassa temperatura servito con patate e cipolle e mostarda, riduzione di Aglianico e ketchup napoletano (su quest’ultimo ci ho lasciato il cuore!).
Glassata nei suoi sughi, con una crosticina esterna brunita, aromatica e saporitissima, la ciccia, estremamente tenera, si sfalda al morso regalando una soddisfazione unica e tanta succosità… La simbiosi tra il grasso e le fasce muscolari, che esplode con la lunga cottura, armonizza e fonde quei due elementi alla perfezione per un piacere indimenticabile.
Stinco di Santo?! Non credo ma Santo Subito quel buontempone del maestro Antonio “Barrique” Esposito mente, anima e supervisore di ciascuna magia mistica che si concretizza nei piatti.

Soffritto e ricotta 
Caramelle di Dambo
Una fucina di idee, sempre strappa gioia, come quella di rendere elegante e delicato il soffritto napoletano, o zuppa forte che dir si voglia, piatto dal vigore tutto partenopeo per antonomasia, sposandolo con la ricotta di fuscella. La poesia di interiora di maiale, conserva di peperone piccante, sugna, alloro, versi di selezione Cillo, acquista nuova personalità ma senza perdita di identità. Piccante e dolce, cremosità e consistenze, piatto vincente.
Anche si ci hanno sempre detto di non accettare caramelle da sconosciuti, scartocciamo senza indugio quelle di Dambo dove la “carta” fillo racchiude uno scrigno di scamorza d’Agerola, tartufo Irpino e pancetta Romagnola. Molto più buone, che belle ma come ogni caramella che si rispetti, provocano dipendenza…
E se i dettagli di cui innamorarsi vivono sia nei cocktail apri pasto di Marco De Martino che nella dolcezza dei fine pasto, il sogno dalle “grandi orecchie” della famiglia Quagliata rientra di diritto nei posti dove entreremo quando ne usciremo…
Perché ciò che stiamo passando adesso ci avrà insegnato ad apprezzare il momento, a considerare ogni giorno un regalo, ad amare il bello e il buono come non mai.




