Antica Pizzeria da Michele – Colella Asporto Tour

Via Sersale, il numeretto all’ingresso, l’attesa intrisa di pazienza, il mash up culturale, le chiacchiere, il vociare, il frastuono vivace, l’adrenalina di quando si varca l’uscio, le riggiole bianche e verdi, i tavoli di marmo, le ruote di carretta che corrono frenetiche, il suono cadenzato del ricambio delle posate pulite, delle bottiglie di vetro gettate, delle monete nelle buatte delle mance, lo stare gomito a gomito con gli sconosciuti, i profumi, l’incanto, l’estasi

La Marita

L’Antica Pizzeria da Michele chiusa ha la stessa parvenza del blocco di tutti gli spazi culturali come musei, biblioteche, teatri, cinema e spazi espositivi. Da Michele è la sceneggiatura non scritta, l’arte di una esperienza sempre nuova, il mondo dentro e fuori, quella lenza di sole che ascarfa più del fuoco, un balcone con i pannispasi, addò’ ‘e pparole non bastano mai e i sospensivi non mancano

Il virus ha trasformato la poesia di Michele in prosa; con la speranza che si ritorni a scrivere presto in versiColella Asporto Tour!

Non oserò alcuna Captatio Benevolentiae. Di questa pizza sappiamo già tutto e abbiamo già visto tutto. Rischierei di essere profano nella sacralità del Tempio. Abbandono la solita roba “fra tradizione e innovazione”, nessuna rivisitazione, nessun punto di riferimento se non se stesso dal 1870 ad oggi. Una pizza senza un sacco di cose, come l’elitarismo delle ultime mode, e con un sacco di altre cose migliori, come l’amore e le dimensioni specchio perfetto di creatività radicata in Partenope, buona, leggerissima, mai scontata. Si parte dagli ingredienti e da un’idea senza paura, cercando il gusto.
Impasto che rispetta regole antiche immutate nel tempo, pochissimo lievito e tempi lunghi di lievitazione per una delle consistenze meravigliosamente più incomprensibili e identitarie.

E la bellezza di non dover dire neanche “il solito!”: Doppia Mozzarella & Marinara Maxi, gemelle indissolubili di affezione pura. L’una con il fiordilatte vaccino grossolano, l’altra inebriante profumosa di aglio e origano, entrambe con pomodoro pelato San Marzano e olio rigorosamente di semi e quella scarpetta obbligata, rito atavico.

Si ok ma nel cartone?
Strabordante non solo dal piatto anche dal cartone, piega necesse est.
Nessun sentore di confezionato e la cottura, maculata e uniforme, preserva il rischio di gommosità da raffreddamento. Buona anche col caffellatte a colazione!

Senza sprecare altri superlativi, la pizza Da Michele è viva, e lotta insieme a noi.

L’Antica Pizzeria Da Michele
Via Cesare Sersale, 1
80139 Napoli

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