“…mi sei scoppiata dentro al cuore, all’improvviso!”
[Polignano Estate 2017, dopo aver assaggiato il panino con Polpo fritto e cicoria]
“…goduria, bellezza, ascetismo… dei veri e propri panini gourmet stellati!”
[Polignano Estate 2018, dopo aver assaggiato il panino con Gamberoni al ghiaccio, melanzana e fiordilatte]
“…pezzetti di mare fritti. Decisamente commuoventi!”
[Polignano Estate 2019, dopo aver assaggiato le Polpette di crostacei]
“…un’emozione accessibile. Ti vorrei sotto casa Pescaria per farci l’abbonamento!”
[Polignano Estate 2020, dopo aver assaggiato il panino al nero di seppia con spigola marinata agli agrumi]
E così, anche se da un bel po’ lassù qualcuno è un po’ distratto o forse solo innamorato, finalmente una bella notizia… oggi Pescaria spalanca le sue porte a Napoli, in piazza Vittoria 6, in faccia al mare!
Che il Mediterraneo sia, cantava la canzone: la taranta incontra la tarantella, affacciati alle sponde dello stesso mare.

La voglia irrefrenabile di assaggiarlo di persona, sul palcoscenico più bello del mondo, credo che sia un effetto collaterale irreversibile. Una esigenza divenuta realtà.
Il format creato dal commerciante ittico Bartolo L’Abbate, dallo chef Lucio Mele e dal direttore di marketing Domingo Iudice non è un foodtrend!
Pescaria è un concetto, una filosofia, è amore per il mare…
La differenza tra emozione e sentimento.
Il dettaglio di cui innamorarsi.
Il plastic free, anche in delivery.
L’ecosostenibilità del prodotto ittico.
Il menu che racchiude il suono nelle conchiglie: crudi di mare (ostriche, cozze pelose, tagliatelle di seppia, gamberi…) e tartare (salmone, tonno e gamberi), insalate, pesce cotto e fritture (Fish & Chips, paranza, alici, polpette di crostacei, frittura mista).
E poi i panini che ti raccontano le storie del mare…

Ovviamente i miei pellegrinaggi in terra modugnese continueranno,
ma felice e satollo mi assembro con il polpo fritto e il Vesuvio,
e se non mi adottano chiedo l’asilo politico…