“Pronto Stefano,
tre Margherite, una Datterini, una Noci e un ripieno al forno. Solito posto!“
Ed è subito blind tasting fried… giusto per mantenere una certa Coerenza di vita.
“Papà Ugo vuole sapere come sono…”
E dalla sporta stillano due battilocchi giganti e fumanti.
La fritta di casa Cafasso, più unica che rara da queste parti.
Luculliana e saporita sia di impasto che di ripieno.
Più simile a una pasta cresciuta, con doratura uniforme dalla frittura pulita quasi baciata dall’olio. Morbidezza predominante anche nell’intorno dei bordi.
Ricotta, provola, cicoli e pepe. Qui la filosofia è total white. Apprezzata.
Latticini generosi e salume tagliato finemente che arriva anche negli angoli più nascosti.
Piaciona, una fritta piaciona.
Fuorigrottiana, insomma… che risente dell’influenza del vicino stadio per l’estrema dose di Mentalità.
E quindi, per Coerenza, di cui sopra, & Mentalità, di cui sotto, a menù subitoooo…


