Cronaca di una esperienza salatamente dolce e/o dolcemente salata.
Doppi sensi di gusto.
All’appello il Santo Graal del Sacro Normanno Impero Aversano. La Polacca.
Fede e devozione, una componente essenziale che si inserisce nella quotidianità di un popolo.

E qui che sopraggiunge il prode Biagio Martinelli, azione pura, che, dalla sua fucina di idee di via Paolo Riverso in quel di Aversa (Ce), infrange la campana di vetro e contamina con brio e luce lo storico elisir patrimonio dell’umanità.
Classe ‘91, figlio d’arte, filosofo illuminato della Pasticceria Salata e un unico teorema: “la pasticceria salata non è rosticceria!“.
New food trend per molti (anche per me) ma non per lui, fedele divulgatore dell’avanguardia e della versatilità precisa di anzidetta corrente nel brunchare, lunchare, aperitivare e buffettare.
Locale splendente, con laboratorio a vista, e dehor con aerosol intriso di relax.
Lo starter una matrioska dolcemente salata, un gioco visivo che inizia a solleticare il palato. Tartellette con mousse al formaggio, miele e frutta secca e Macaron al mascarpone e lime. Non avevo mai perso la testa così per un macaron, ai miei tempi si diceva “scioglievolezza”. Mini burger di chianina, formaggio e pomodorino e Croissant con San Daniele arricchito da misticanza e fonduta. Sapori nitidi, delicati e genuini. In abbinamento al quartetto il Mediterraneo, con Gin Mare e acqua tonica Mediterranean, zest di mandarino e rametto di rosmarino affumicato. Azzeccato!

Panettone Salato 
Disarmanti le nuove tradizioni per ogni stagione: Panettone Salato con provolone del Monaco Dop e finti canditi di datterino confit e salame di maialino nero casertano. Per guardarlo ci vogliono gli occhiali da sole, raggiante, impasto soffice, sapore di impasto buono, lievitazione perfetta. Sparito in un secondo, droghe pesanti.

Polacca Rustica 
15 Metri
E poi l’abbraccio per antonomasia salatamente affascinante, uno scrigno avvolgente di pasta brioche con un cuore grande di crema pasticcera salata al parmigiano e pepe nero, dadini di salame di suino nero campano e provolone del Monaco Dop. La Polacca Rustica ha una sofficità commovente e una qualità indiscussa, funambolica, modernamente atavica, a tratti pasquale, dove ogni morso mette fretta al successivo con la voglia di berci a fianco un bianco fresco, agrumato e baciato dal sole. Toh ecco servito il 15 Metri Asprinio d’Aversa della Masseria I Santi, nato dalla suggestiva coltivazione ad alberate.

Polacca Classica e Polacca alla Mela Annurca IGP 
Polacca Classica e Polacca alla Mela Annurca IGP
Basta così?! Macché, manca il lato salatamente (nel senso di vivace) dolce di Biagio con la delicatezza della Polacca Classica Aversana, con crema pasticciera e amarene candite, e l’eleganza della Polacca alla Mela Annurca IGP, con crema pasticciera e mela annurca campana Igp semicandita, vaniglia, cannella e crumble alla mandorla in superficie. Conservative-innovation. La pasta brioche al burro, comune denominatore, un’evasione sensoriale e una mole di fuochi d’artificio. Magistrali.
Ho la sensazione che avrei dovuto farmi autografare qualcosa, tipo la Rustica.
Bravissimo Biagio, che cerca l’elisir d’amor tra dolce e salato…

