Bro Pizzeria – Il Rione Mercato che pulsa

Napoli produce un effetto strano.
Ci sono posti che rappresentano Napoli tutta, in una piazza, e altri che senti distanti dal tuo concetto di Napoli.

Se dovessi spiegare Napoli con un’immagine, personalmente, farei uno schizzo del Rione Mercato.
Per me, Napoli, è lì.

Disordine, colore, voci, etnie, culture, architettura e ribellione. Piazza Mercato reca ancora il passaggio arabo, bizantino, greco, nonostante sia completamente partenopea.
L’energia della rivolta di Masaniello e del suo martirio.
La remessività del popolo al potere e la sua voglia di riscatto sociale.
Tensione antica e sempre moderna di cedevolezza e voglia, fra auto parcheggiate male e fontane orientali che ritrovano linfa.

La tela è compiuta…
Magma, acqua salata, roccia e tufo giallo.
Pomodoro e vino rosso.
Odore di vasenicola e ragù in strada.
Vento di mare.
Alici e ‘ngopp ‘e mur.
Mamma do’ Carmene.
Antica Grecia.

A’ rota e’ carretta dei fratelli Tutino.

Pizzeria Bro, la pennellata superba.
Degno ventaglio di questo sentimento. L’impasto che sa di antico dalla manifattura di mani moderne, narciso per sapore e dimensioni, vanità delicata ma presente. Figlio di Napoli, da figli ‘e ‘ndrocchia (nel senso buono, ovviamente!). Scrupolosi e precisi nelle creazioni, esercizi di simmetria per vista, olfatto e gusto. E la bellezza di trasformare un menù nel racconto di un territorio, di incorniciare una fetta di mondo, identità di un quartiere.

E così dopo la mia amata Domenica alle 3 e un tuffo spassionato nel loro infinito Fattore Umano, ho percorso seduto tutto il cielo dei vicoli, lì dove il mondo sparisce, da Porta Nolana a Sant’Eligio.

La Porta Nolana

Pomodori San Marzano, pomodoro del Piennolo confit, alici di Cetara, mayo al prezzemolo, origano di collina, polvere di olive nere di Gaeta, aglio rosso di Nubia. La Porta Nolana spiazza, un energizzante partenopeo. Marinara viva, vivace, avvolgente, una specie di esplosione lentissima, dove la dolcezza dell’oro rosso si concede alla salinità delle alici nel vortice cremoso della mayo. Tutte le note del mercato e ‘ngopp ‘e mur. Ipnotizzato.

La Sant’Eligio

E il gotico arcato di “Notre Éloi”, dove i contrasti sentimentali e cromatici tra tufo e piperno si plasmano nei peperoncini verdi di fiume con pomodorini di Corbara, nella provola di Vico, nella salsiccia a punta di coltello e nel caciocavallo Moscione. La Sant’Eligio è elegante e austera, amara e dolce, delicata e decisa, rustica e raffinata. Incantevole.

Una veduta sulla Napoli vera.
Il bello ed il vero.
Pizze che urlano il cuore di Ciro e Antonio.
Novelli Masanielli…
E il Rione Mercato pulsa!

Bro Ciro e Antonio Tutino Pizzeria
Piazza Mercato, 222b
80142 Napoli

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