Metà 1200.
Corradino di Svevia. 15 anni.
Colto e gentile.
Figlio di Corrado IV, nipote di Federico II, pronipote di Federico Barbarossa.
Ma nel regno delle Due Sicilie l’usurpatore francese Carlo d’Angiò.
Accordi, inganni, guelfi e ghibellini, guerre, guerre, guerre.
Il francese vinse, il nobile Frangipane lo tradì.
“Mors Corradini, vita Caroli…”
Giustiziato, testa mozzata in piazza Mercato.

Il ricordo da Bro Pizzeria.
La commemorazione è a ruota di carro. Ogni piccolo dettaglio vive del carattere del giovane re.
Scarola in infusione di Colatura di Alici di Cetara DOP, provola di Vico Equense, tonno rosso del Mediterraneo, pomodori del Piennolo Confit, polvere di olive nere di Gaeta ed olio evo.
Un dna napoletano nell’impasto, la freschezza della giovane età nel tonno, la caparbietà audace nella croccante scarola in colatura, la gentilezza nel confit, l’amaro della prematura morte nelle olive.

Bello quando una pizza parla nel gusto…
Qui parla e racconta!
Lezioni di napolitudine firmate Ciro e Antonio Tutino.