Slow motion.
La frenesia del quotidiano messa alla porta.
Atmosfera da campi del Tennessee.
Rilassatezza.
Eleganza.
Colori tenui. Tinte calde.
Morbidezza dei tessuti.
Ruvidezza dei dettagli della braceria e della cucina a vista.
Vetrine di gusto: pescato del giorno e carni pregiate.
Contrasti. Sentimentali, di spazio e di tempo.
E poi i piatti disegnati da chi usa tutti i colori.
Le tempere esplodono. Musica e il resto scompare…
Nona sinfonia.
Chef Matteo Sangiovanni direttore d’orchestra di una brigata precisa, dagli ingranaggi cadenzati.
Intraprendenti solisti: Claudio Napoletano, un’emulsione di ricercatezza di fine dining e tradizione culinaria; Leo Bottiglieri, lievitista e pasticciere dalle creazioni atomiche.
Degustazione di mare.
D’amare, anche.

Finto uovo 
Trilogia di tartare
Entrée illusorio. La crema di sedano rapa e finocchio unita alla sferificazione di carota si maschera da uovo. Basilico in polvere, chips di riso. Visivamente perfetto, cremosamente avvolgente. Delicatesse.
Uno xilofono di mare la trilogia di tartare: tonno, branzino, gambero. Tris di salsine ad accompagnare: allo yogurt, al guacamole e maionese al cappero. Consistenze, profumi, giochi di sapidità, freschezza disarmante. Satisfaction.

Tonno scottato con topinambur e verdurine 
Spaghettoni fiori di zucca e totano 
Turzelli alla Nerano
Un soffio di tonno scottato con topinambur e verdurine in agrodolce, un groviglio sensuale di spaghettoni di Gragnano immerso tra fiori di zucca e totano, ma il cuore si abbandona alla scioglievolezza dei Turzelli alla Nerano. Pasta fresca da oscar con ripieno godurioso. Purezza per il palato, ristoro per l’anima.

Babà 
Tiramisù
Babà e tiramisù da vetrina di gioielliere.
Giù le mani dalle favole.
Il ristorante Le Radici è una realtà dove si mangia una vera cucina creativa italiana (e non è così facile da trovare), radicata nel territorio, buona, leggerissima, mai scontata.
Cosa da fare, insomma, all’uscita dell’autostrada di Battipaglia (Sa).