“Guagliù questo è il bene (?) e questo è il male (!)… Il bene è il dubbio, quando voi incontrate una persona che ha dei dubbi state tranquilli vuol dire che è una brava persona… Quando invece incontrate questi qui (!), quelli che hanno le certezze, la fede incrollabile e allora stateve accort’…”
Non voglio dire che sono una brava persona, ma oggi Diego Vitagliano mi ha tolto un bel po’ di dubbi…
Venerdì delivery. Come bambini aggrappati alle spose.
Habituè, habituè, habituè!
Calo un poker d’assaggi.
Quattro spicchi di tradizione, semplicità, stagionalità, fantasia.

Capricciosa 
Bicolore
Capricciosa classica che incontra un tessuto moderno. Topping da manuale della tradizione: San Marzano, prosciutto cotto arrosto, salame Napoli, funghi, carciofini e olive nere di Gaeta. Equilibrio e quel gioco preciso che affonda le radici in una bellezza eterea. Applausi.
Bicolore con fiordilatte, pacchettelle di piennolo giallo e rosso del Vesuvio, Grana Padano. La qualità del pomodoro che ne esce vincitore. Serendipity lentissima e la bontà disarmante della semplicità.

Carrettiera 
Ciurilina
Carrettiera sì, ma di stagione: i friarielli lasciano il posto ai peperoncini verdi fritti (in purezza), salsiccia di suino dei campi flegrei, fiordilatte, scaglie di Monaco. Apprezzatissimo il No Tomato che esalta il puparulillo croccante e calloso, che abbraccia la ciccia succulente e si addolcisce col provolone. Simmetrie indovinate.
La Ciurillina nasconde un’idea troppo delicata: crema allo zafferano, fiordilatte, guanciale croccante, fiore di zucca. Timidezza dipinta con qualche riflesso di wow mancante.
L’impasto un soffio. Fragrante e leggero. Compagno fedele del topping. Ah e morbido, morbido, morbido dal cornicione esuberante, taglia XL. Una pizza, un tempo alias “a canotto”, contemporanea maniacale e precisa e che tiene spudoratamente botta all’effetto raffreddamento.
Oggi un bel poker d’assi.
Necessito di visita urgente per cercare a tavola la scala reale…