Perché i Lombardi sono i Lombardi…?!
E subito il viso reagisce con una smorza di sorriso, da pensiero a voce alta… certe domande sono da risposta aperta, complessa, ricca di spunti di riflessione.


I Lombardi sono i Lombardi perché in quel di via Foria non c’è solo la pizzeria, ma un museo della pizza.
Storia in ogni dove.
Nella “raccomandazione” di Benedetto Croce.
Nella facciata marmorea splendente già nelle foto in bianco e nero di fine ‘800.
Nei legni degli scalini per raggiungere il primo e il secondo piano.
Negli specchi che amplificano le sale, nei tovagliati, negli elettrodomestici vintage, negli affreschi, nelle pareti sofferenti di gingilli che raccontano un secolo.
I Lombardi sono i Lombardi perché conservano il sacro amore per la famiglia.
Tutto parla di casa. Il menù, la tenacia del trisavolo Errico, la modernità sagace di Nonna Silvia, che nel ’47 unì le due formule ristorante e pizzeria. Avanguardista. E poi quella cuginanza limpida e calorosa tra Enrico e Carlo Alberto, quinta generazione, che abbraccia, accoglie, coccola e trasforma l’esperienza in un sentirsi a casa.
I Lombardi sono i Lombardi perché fanno le cose per bene, perché le preparazioni sono tutte homemade, perché la tradizione non è mai tradita.
…e la giovinezza dei cugini è il divenire nelle proposte, è l’album dei ricordi che sussulta nelle creazioni.


Crema di funghi porcini, radicchio, fiordilatte, pancetta, burrata, parmigiano, basilico e scaglie. La new entry si chiama Chianchetella: un misto di luculliana avvolgenza e sapori con personalità. Cremosità inaudita e note appetitose per una pizza che rimanda ad un fotogramma d’infanzia. Umanità e umami.


La Signora Silvia, poi, è una marenna. Ricotta, carciofi e pancetta. Trittico sull’infinito. Su un impasto dalla manifattura precisa e dalla chiara identità, sottile e strutturato, ben lievitato e cotto alla perfezione. Sincero, come piace a me.
I Lombardi sono i Lombardi perché vivono di una cucina semplice, quella dei profumi che sono balsamo per l’anima, dei fritti genuini e dell’eco del mare.


La Tianella e il Tianello, per esempio. Facce speculari, sposi armoniosi, mosaici di gusto di uno stesso concetto, visioni parossistiche di quel vero mare che bagna Partenope. L’una con pasta mista e fagioli, l’altro con la base foderata di tocchetti di pane cafone fritto. Comune denominatore, il mare in bocca: cozze, vongole, lupini, fasolari, taratufi, calamari, polpo, gamberoni. La gioia nel piatto di un Lazzaro Felice.
Perché i Lombardi sono i Lombardi?!
Beh, perché i Lombardi hanno la fortuna e la grazia di essere i Lombardi da oltre 100 anni.