Il guardare una cosa è ben diverso dal vederla.
Come vedere orizzonti dove gli altri disegnano confini.
O come vedere un angelo nel marmo e scolpire fino a liberarlo.
Certo, un po’ di luoghi comuni per visioni, idee, realizzazioni fuori dal comune.
Franco Pepe è il Michelangelo della pizza. Tecnica, arte e cuore in un turbinio magnetico di emozioni profumose di globalizzazione. Nel silenzio mistico di Caiazzo (Ce), il mondo si incontra. Giuro, queste cose mi sciolgono…
Una confort zone fatta di autenticità sperimentale. Nessun trend ma un dictat. E l’esperienza si cinge di eleganza, non nella forma ma nell’essenza.
Facile raccontare dell’inaudito fritto perfetto, del climax tra Ciro e Rocco (di cui non si è mai satolli), della sfacciataggine della Scarpetta, della nonchalance gustativa dei fine pasto.
Eppure questa volta due fuori menù, vernissage autunno – inverno, mi hanno fatto riflettere. Penso che penso troppo, lo so ma lo stupore va abbracciato e mai rinchiuso.
Mari e Monti Maritati vs Zucca Conciata.
Imperativo: stagionalità!
Due creazioni, due concetti speculari, complanari che intersecano una precisa identità.

La prima: base di fiordilatte, blu di bufala, scarola riccia aromatizzata con crema di acciughe, pomodorino confit. Ingredienti Hard, a basso spin, strutturati, piacioni, solisti vanitosi. Umami, dolcezza, croccantezza, acidità, sapidità, ancora umami. Al morso però l’ensemble è ancestrale, semplice perché familiare, preciso e dalla coralità disarmante. Una tela di velluto.

La seconda: crema di zucca, zucca al forno aromatizzata, fagiolo Lanzariello fritto, cipolla Alifana fritta croccante, Conciato Romano, prezzemolo. Ingredienti (principali) Soft, ad alto spin. Sì, anche io bistratto la zucca, l’ortaggio che “non sa di niente”. Qui si sdoppia, avvolge e dona presenza. Poi il legume si trasforma in pop corn, popping ad ogni morso, la cipolla esalta e il conciato impenna. Il pentagramma che si ripete e la semplicità diviene audace, ricca, esplosiva e sorprende. Una montagna russa di gusto.
Due modalità diverse, stesso risultato.
Questo è il segreto di tutto.
Giocare con gli ingredienti, poveri e ricchi, armare e disarmare con stile e devozione. Smontare e rimontare.
Consapevolezza della realtà, del bello, del buono.
Questo è Franco Pepe.