Pizza Social Lab ha tutto.
Ma proprio tutto…
Elenco delle cose che sottolineo.
Un locale immenso, fresco, accogliente.
Una cucina sempre viva, tre forni a diverse temperature per tre esperienze di impasto diverse.
Un pizzaiolo audace, animato e sfacciato, Rosario Ferraro, che ammacca ruote di carro dalla manifattura che ammalia, partenope style.
Un pizzaiolo provetto e creativo, Antonio Mascia, che plasma creazioni dalla texture contemporanea.
Una eccellente gluten free e un ensemble di ingredienti che gridano qualità.
Un bartender, Carlo Migliarotti, che coccola bene col suo pizza pairing, catalizzatore perfetto dell’incontro tra drink e pizze.
Un posto, una fucina di idee, mai statico, mai domo, sempre in divenire.
Un menu invernale che sa il fatto suo…




Frittatine democratiche. Declinazioni che variano per mash up, stile e formato di pasta. Tutte caciaroni e goduriose, dalla cremosità eclettica accompagnate da lave di fondute. Classica o alla carbonara, con tagliatelle paglia e fieno o con gnocchi. Magic moments!


La Ruota di carro, dimensioni extralarge, abbraccia un topping vegano. Un pomodoro party la Tomato Experience, priva di latticini. In cottura passata di pomodoro giallo del Vesuvio; all’uscita la tela si tinge di pennellate di pestato di pomodoro del Piennolo, pomodori semi-dry, pomodori verdi, pomodori secchi e pioggia di polvere di pomodoro. Una idea arguta e pericolosa che con il giusto dosaggio delle diverse acidità e dolcezze può regalare soddisfazioni. Scommessa.
L’equilibro perfetto vince nella Rosso e nero, sempre su impasto 081. Salsiccia di maiale a punta di coltello al brandy, pomodoro confit, fonduta di provolone del Monaco. Gli ingredienti raccontano sapori precisi, definiti che spiegano la bellezza dello stare insieme. Applausi.


L’impasto moderno poi si tinge e mo di ruralità e mo di eleganza.
La Crusco sa di bucolico, dei sapori della terra. Tra giochi di consistenze dolci/amare tre ingredienti semplici: peperoni cruschi, patate di Avezzano, olive nere caiazzane. Carducciana.
La morbidezza si erudisce con la cremosità del gorgonzola al mascarpone, la dolcezza del crudo San Daniele e l’umami delle melanzane grigliate. La Gorgonzola e crudo è un classicismo che mette d’accordo. Raffinata.


Spazio alla creatività mista alla cucina nel finale: montanara di Polpo alla Luciana e cannoncini dolci con la pasta della pizza.
Coup de théâtre!
Come spesso accade da queste parti…