Corrado Alfano.
Incipit imprescindibile.
La persona incombe. Nel locale e nelle creazioni.
Corrado, ripeto. Il pizzaiolo con la bandana.
Vero e verace, familiare e accomodante, “quadrato” e semplice nella forma più aulica, di quella semplicità che rende liberi.
Corrado è così.
La sua PiGreco è così.
La sua pizza è così.
Difficile spegnere la felicità dai suoi occhi mentre delinea, a mo di fattariello, i contorni della sua bramata creatura. Quello che io chiamo bellezza. In quel di Volla (Na) muove i suoi primi passi la pizzeria dalla costante famosa, quel 3,14 metafora di una precisione realizzativa dal sapore matematico. Maturità, audacia e tanta fantasia che prende forma tra una cinquantina di coperti che predominano nel dehors.
Pizzeria di quartiere. Pizzeria propriamente detta nello stile, nel menu, piacevolmente essenziale ed accessibile, e nel pigreco ridondante nei piatti, rapporto tra la circonferenza di un cerchio moderna e il suo diametro di tradizione. Un impasto a metà strada, leggero, idratato e precisamente alveolato dai toni saporiti e profumosi. Sempre presente, mai timido dalla cottura ricamata. Anche nel caso di lievitazione più spinta. Applausi.

I grandi classici, diademi preziosi. Margherita con scioglievole personalità dove l’equilibrio della triade pomodoro, fiordilatte e olio lascia il palato di velluto. Magistrale la Marinara, un effluvio di vibrazioni a lava d’olio. Sapori atavici e odori nitidi su tele moderne.


La Carrettiera qui è la Chilometro 0: crema di friarielli stemperata con ricotta, provola affumicata, salsiccia, ciuffetti di friarielli passati in padella. Monocromatismi. Niente di nuovo ma neanche di vecchio! Ottima manifattura con l’amaro edulcorato dal latticino, la ciccia saporita, la doppia consistenza che diverte. Andamento senza errare, con quella luce lenta e sicura.
Spavalda, purtroppo, solo sulla carta la 4 Caci e pepe. Neutra, nonostante l’opulenza del “colesterolo buono”: fiordilatte e provola di Agerola, fonduta di parmigiano e blu di bufala. Poco zing, poca audacia anche per la spezia. I protagonisti ci sono, vanno solo educati.


Zero ossimori! La delicatezza trionfa con la Genovese, ricca di straccetti di carne. Armoniosa, stechiometrica, strabordante di gusto e lineare dall’inizio alla fine. Ode alla vanità soave. Promozione a pieni voti.
Il menù bisbiglia pizza al padellino. Ah questo food trend! La curiosità divampa. Una vita vista mare con stracciatella di bufala, pomodorini semi-dried, alici di Cetara e bottarga di muggine. Sui generis con San Marzano, bufala Campana e chips di basilico (che chips non sono!). E arriva un padellino che padellino non è…


Simpatica proposta dove l’impasto cambia profilo, scrocchia, certo!, con poca melodia. Elogio al ricordo di infanzia, la pizzetta da “rutelluccio” a tratti abbastanza timida seppur viva di un topping ordinato. Perché no, con il perfezionamento della trama.
Sentirsi davvero in pizzeria. Sentirsi a casa. Sentirsi bene.
Questo è PiGreco, un funambolo brioso tra quello che è l’essenza di Corrado e quello che ha scelto…
PiGreco Pizzeria
Via Famiglietti, 6
80040 Volla NA