Fratelli Salvo Francesco & Salvatore – Le 7 sorelle, la carta delle Margherita

Quando una Margherita è buona?
Eh, chi può dirlo… io non lo so certamente!

La combo rosso, bianco e verde necessità assoluta di alta qualità.
Il disco alla base, poi, è essenziale. Attore co-protagonista. Fa parte di quella semplicità complessa che spesso delude.
Fusione.
Orgasmo gastronomico atavico.

Che bello, poi, aprire un menu e trovarne in carta ben sette.
Sette, ripeto. Dai Fratelli Salvo le Margherite sono come le meraviglie!
Pura e ammirevole maestria.
Abbandonarsi alla conoscenza.

Margherita night! Ai miei tempi si diceva State of mind
Degustazione orizzontale. Sette volte Margot, nella splendida cornice della Riviera di Chiaia (Na).

Start! Margherita Gentile. Base bianca di fiordilatte con la conserva di pomodorini di Gragnano e olio evo Armonia di Monzo. Protagonista l’oro rosso, più carnoso e corposo nella consistenza che dona zing, delicato e accomodante nel sapore. Iniziare con gentilezza che si amplifica con l’eleganza dolce e stilosa dell’evo. Soave.

Margherita Gentile

Cambio registro. Ed è subito volo pindarico. L’esuberanza dei pomodorini del Piennolo del Vesuvio DOP entra a gamba tesa su base bianca e si ciacea tra la mozzarella di bufala campana DOP e l’olio evo Rotondella di Madonna dell’Olivo. La spinta del Piennolo, dolce e intenso, con quel retrogusto acidulo, la persistenza appagante della grassezza della bufala e le note speziate, balsamiche e amare dell’evo. La Margherita del Vesuvio è la storia della casa. Maestosa.

Salto quantico. Sapori speculari. Inabissare in un abbraccio che avvolge, rinfranca. Margherita Caramella, il mio comfort food. Pomodoro datterino Caramella di Nola, fiordilatte, olio extravergine d’oliva tonda del Matese di Terre dell’Angelo. Color rosso vivo, interi in succo e passata, con buccia sottile e morbida, dolcezza spiccata e basso livello di acidità. Un pomodoro sublime, sorprendente, protagonista assoluto, elogio della piacevolezza. Disarmante.

Al giro di boa, la Margherita della Signora Maria. Bianca con filetti di pomodoro San Marzano a pacchetelle del Pastificio Gentile della Signora Maria (ecco spiegato il nome) in conserva, fiordilatte, olio extravergine d’oliva Roboris di San Comaio e, all’uscita, grattugiata generosa, a maglie medie, di Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi di stagionatura. La meno vibrante della serie per l’estrema timidezza del pomodoro che trova, al morso, piacevole brio nella fusione con lo stagionato e la forte irruenza del fruttato intenso. Introversa.

Margherita della Signora Maria

Ancora spazio per lo stupore. Sorprendere alla quinta si può! Arriva il Cannellino Flegreo con la sua buccia sottile, la polpa soda, il colore di un rosso fiammeggiante e un gusto tra dolcezza, acidità e sapidità. La Margherita Flegrea ha un ordine inflessibile: in cottura passata di pomodoro, Parmigiano Reggiano DOP 24 mesi di stagionatura, fiordilatte, olio extravergine d’oliva Carpellese di Madonna dell’olivo. Armoniosa, precisa, dai toni netti. Il parmigiano fonde, l’evo ammalia. Una margherita senza scrupoli che sfoggia l’eleganza di un equilibrio sopra la follia. Peccato per la cottura bruna. Metafisica.

Margherita Flegrea

Modernismi e avanguardia warholliana per la Margherita Pop. Pomopop di kuoko mercante schiacciato a mano, pennellate di stracciata di burrata, olio extravergine d’oliva di San Comaio. Bellezza eclettica e narcisista. Pop Art nel piatto. Giochi di temperature, cremosità continua, sapori liquidi, il simile che scioglie il simile e l’olio mai silente. Un giuoco che evolve la tradizione e strizza l’occhio al food trend. Eccentrica.

Margherita Pop

Finale con la prima della lista. Nomen omen. Quella che si ordina senza sottolineature, senza leggere il menù. La Classica, quella eterea, dalla dignità autonoma. Che se ce l’hai di fronte, ti frastorna ed è più preziosa di un collier. Il sapore di posti d’infanzia, lasciati chiusi in un cassetto. Pomodori pelati San Marzano DOP, fiordilatte, olio extravergine d’oliva Gretel di San Comaio. Eterna.

Margherita Classica

Sette sorelle. Stesse triadi ma protagonisti sempre diversi.
Conoscenza e consapevolezza delle materie prime. Combinazioni alchemiche. I dosaggi diventano stechiometrici. Saggi su saggi. E il concetto di partenza che si tinge di note mirate, sfumature e chiaroscuri, in una rifrazione di gusto mai banale, mai lasciata al caso.
Sette reazioni diverse.

Esperimento indimenticabile.
La celebrazione del primo Amore
Nella speranza che le sorelle aumentino sempre più,
favorite!

Pizzeria Francesco & Salvatore Salvo
Riviera di Chiaia, 271
80121 Napoli

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