Cronaca total napoletana di impasti tenaci al morso e dal sapore autoritario che scava nella memoria. Ovviamente atavica, di ricordo proustiano che non deve rimanere tale.
La verace pizza o pizza verace.
Per carità, non è sopravvivenza, ma vitalità più che mai…
Elogio della Loggetta.
Ciro Pellone Pizzeria.
Dammi tre parole: quartiere, famiglia, sostanza.
Antonio ammacca e concia, Marco inforna.
Papà Ciro supervisiona.


La Provola & Pepe è l’affinità elettiva per Neapolitanus sapiens.
Il tempo di un incontro che dura per sempre.
Partenope è tutta qui. Intima e mai confusa.
L’acidità verace e spiccata del pomodoro accoglie la briosità della provola che lapilla nella sfacciataggine del pepe.
La visione stimola appetito e salivazione.


Per poi passare all’eleganza di far sposare ingredienti senza limiti di sovrastrutture. Semplicità con stile. Ancora pizza propriamente-detta con unione di intenti.
I puparulilli col Piennolo, la provola d’Agerola col cacioricotta del Cilento. Ricami di amaro e dolce, sapido e piccante. Il crunch nel topping e cottura adorabile. Consistenze, ovviamente, più solide. Lo si sa…
Il cervello inebetito riesce a formulare solo proposizioni semplici (Ancora!)…
Per quelli che malincono,
arricreatevi!
Voce del verbo arricrearsi.
Ricrearsi, nascere nuovamente…
…di un qualcosa che nascerà ogni volta!