Sabato.
Una viuzza residenziale nei pressi della Reggia di Caserta.
Locale pieno. Coppie e gruppi in attesa all’esterno.
Accoglienza e gentilezza però non mancano.
Sì, proprio lì fuori, per ingannare l’attesa, camerieri offrono bibite e patatine fritte.
Atmosfera giovanile, distesa. Locale full, ripeto, ma non c’è confusione.
Il mio turno giunge, entro finalmente nella Pizzeria Luca Brancacccio.
La cortesia regna sovrana in ogni angolo, in ogni mansione. Un’armonia atipica per un sabato sera. Mi tuffo nel menù con l’adrenalina della prima volta. Ricco, fantasioso ma non ci si perde. Due pagine piene di intrecci ammalianti conditi da creme, mousse, pesti e fondute. Una dedicata a sua maestà ‘a pummarola, una alle stagionalità, una ai ripieni e due alle classiche.
Parla napoletano Luca, ex scugnizzo dei Quartieri Spagnoli, ma disegna circonferenze casertane. Una contemporanea molto idratata, leggerissima, sottile con cornicione pronunciato. Ahimè, non ho il piacere di conoscerlo ma le sue creature lo raccontano benissimo: precisione e sapore con gli ingredienti che gridano eccellenza.
La Margherita fa scuola. Profuma. L’effluvio è disarmante: tetraedrica! L’impasto non resta timido nell’esplosione del pomodoro serio, del fiordilatte e dell’olio evo di qualità. Poi basilico, tanto tanto basilico. Cottura uniforme, al di là di qualche minima imprecisione sul bordo. Ininfluente. Un morso che pretende il successivo, lo brama. Solidità. Travolgente la semplicità fatta con grazia.
La Scarpariello è l’oro rosso che accresce i suoi carati con i caci buoni: pomodorino di collina con il pizzo, pecorino romano DOP in crosta, grana grattugiato DOP riserva 20 mesi in crosta, olio piccante I Segreti di Diano, aglio rosso di Nubia, olio evo Petrazzuoli. Ingredienti che vincono insieme alla manifattura dell’impasto. Gusto, consistenza, piacevolezza, emozione.
Mangiare bene senza troppi sbatti e formalismi.
Super fine pizzing in contro-tendenza.
Unica e immensa idiosincrasia: le ostie personalizzate.
Diceva Eduardo che i consigli si danno solo quando vengono richiesti. Lo so benissimo.
Onestà: la firma è intrisa nelle tue creazioni.
Il vero biglietto da visita.
colellapizzatour 