La Pizzeria Tarumbó raddoppia.
Seconda bandierina a Cardito (Na).
Nuova sede, motto vecchio.
Very normal pizza.
Stessi dictat. Tradizione, pizzeria propriamente detta. L’impasto è di quelli che si prepara la mattina per la sera, diretto con bassa idratazione.
Al banco, ad ammaccare e conciare Ciro Coppola.
Alla gestione, in prima linea, entusiasta e spumeggiante, la titolare Giovanna Amato.
Un locale piccolo, intimo con circa 20 coperti e combinazioni semplici nei piatti.
Essenzialità, territorialità e qualità di pochi ingredienti e un impasto che parla preciso il dialetto napoletano. Niente orpelli o ghirigori ma solo il tentativo di proporre l’essenza senza effetti speciali.
Mise en place di-una-volta, tovaglietta di carta che fa da menù dove spiccano tante proposte classiche da bella pizzeria di quartiere.


Margherita e Marinara sorelle perfette per la rappresentazione di certi temi.
Impasto sottile, cottura uniforme, morso tenace.
La Margherita è atavica.
La Marinara è ancestrale.
Profumose, saporite, ben eseguite.


…e il motivetto poi,
è sempre quello!
Tarumbò tarumbò,
I get only a smell to know…