Bello e buono. Con la sua personalità e senza difetti.
Ecco la mia prima volta con Porco Verde. Per niente porcoso, per niente invadente.
Profumatissimo e ricco di sapore.
Un panino romantico. Più che un panino, uno Sciù (choux), per dirla alla napoletana, dal ripieno impalpabile chin’ e’ devuzione.
Semplicissimo (in realtà semplicissimo un ca**o): pancia di maiale, provola affumicata, patate al forno, crema di pistacchi homemade. Carezze incluse. Sì, perché ciascun ingrediente si dona per delicatezza.

Mise en place: maiale.
Il porco è bis-presente. Morbido l’interno, croccante la parte della cotenna e leggero il tutto. Come quel vecchio spot del tonno.
Il latticino fuso coinvolgente assemblea i solisti.
Il pistacchio non annoia, non è forzato. Sovraccaricato bene. È l’ospite gradito. Freschezza e verità, con un retrogusto in perfetto equilibrio tra dolce e salato. Profumatore per ambienti.
Le patate o’ furn aumentano la dose ruspante, allungano il morso e completano il bouquet aromatico con i punti luce di rosmarino.

Senza errori, senza paura, cercando il gusto. La semplicità, a volte, è una bomba.
Ora capisco, Egì, il perché del soprannome “mettilo fisso…”