Post ad alto contenuto di spoiler!
Come quando si avvicina il compleanno di qualcuno, ma il regalo te lo fa il festeggiato…
Il 14 ottobre Pepe in grani spegnerà le sue prime 10 candeline.
Emozioni, insomma.
Impacchettati i miei calorosi auguri, degustazione e sorrisi in quel di Caiazzo (Ce).
Ma la sorpresa me l’ha fatta Franco.
“Albe, ho un’anteprima dolce che sto sperimentando… nessun cliente l’ha ancora assaggiata! Non so, credo che manchi ancora qualcosa… sarà il tuo fine pasto.”
Heavenly!
Onore e onere.
Sarò retorico ma chissene… Con quello spontaneo stupore di un bimbo che scopre per la prima volta la pioggia…
Entropia.
Impasto fritto. La stessa nuvola impalpabile della Crisommola. Fritta, ripeto, ma di quella avanguardia e scienza che non prevede unto e pesantezza. Un velo di burro di bufala. Crema pasticcera. Rosmarino (elemento di perfezionamento aggiunto in serata) e zucchero a velo. Infine, una riduzione incognita da indovinare.

Profumo intenso e leggerezza avvolgente. Un bagno di gusto sconfinato, misterioso e un po’ segreto. La base, solido amorfo, l’incarto che accoglie una valanga di incontri. A piedi nudi nel sottobosco, poi la dolcezza, poi la cremosità, poi la spinta candida della bufala, poi lo speziato leggermente rinfrescante. E infine quel nettare dolce-acidulo come caramella che si scioglie sul palato.
Manifeste verità: i sentieri violacei parlavano di succo di gelsi.
Stupenderia. Unicità.
Come una nascita… Un’anteprima ha sempre un sapore mistico!
Qui mi sa si fa avanti una nuova prima attrice… la Crisommola può iniziare a tremare.
Ancora senza nome… eppure è già perfetta.
Io ho suggerito il mio…
Grato, profondamente, alla fantasia di Franco, che mi ha fatto conoscere da sempre il suo infinito desiderio di cambiamento. E a questo incredibile incontro, che sa di bellezza.
Quanto adoro offrire il mio corpo alla scienza!