Diego Vitagliano alza il Pallone d’Oro.

Metafora nella metafora.
Diego è un fuoriclasse. Gioca un altro campionato cit., è assolutamente da Pallone d’Oro!
Il tondo dorato, sublime, privo di imperfezioni, morbido morbidissimo, profumato profumatissimo, con dosi furibonde di burro e cioccolato fondente, diviene gioia condivisa, la bella-cosa bramata, il fine pasto memorabile di una degustazione tridimensionale. Iniziare dalla fine…
Diego teoreta del divenire, bisognoso di più spazio per pensare e stupire… così nasce Serendipity, la nuova dépendance di casa Bagnoli, con solo tavoli da 2 e da 4, con interni glamour, quadri d’autore, sala degustazioni, l’angolo bar. Un luogo estasiante che predispone a uno stato d’animo, al gusto della sensazione, all’accoglimento della sorpresa.
Ma da 10 Diego Vitagliano Pizzeria la serendipità vive in ogni dettaglio, nella bravura di Antonio Scorza, nella professionalità del servizio impeccabile con Cristian Causa, Giuseppe Andreozzi, Noel Kamilah Arya, nella competenza della sommelier Eleonora Rescigno, nella scelta di avere una colf per i servizi igienici fissa durante il servizio.
Intelligenza, intuizione che pervade anche la tavola rotonda del percorso nel totale abbandono del “…fai tu!”. La bellezza del dedotto che si fa spazio tra l’indotto.
Si parte sottilissimi, croccantissimi e mascherati… La Margherita Mascherata, ombra di pomodoro San Marzano, fiordilatte di Agerola, scaglie di Grana, filetti di pomodori pelati al forno, basilico riccio napoletano, si veste di crunch, su impasto con idratazione 110% e cotta nel forno elettrico. La Rustichella è l’appetizer perfetto, simpatico, dal morso giocoso, intriso di sapore, idea assolutamente hygge. Crunchita.


Poi l’accelerata che non teme confronto. La new entry su impasto croccante che mangeresti a nastro per gustosità, equilibrio, familiarità, precisione. Cremoso di Grana Padano, spalla cotta di suino nero casertano, burro Occelli, polvere di salvia. Descrivere è superfluo, Voleva essere un tortellino è la sintesi della maturità gastronomica di Diego. Scomporre per comporre è arte. Total Euphoria.

Fantasia d’autunno su impasto classico è una combinazione di sapori, colori, essenze, profumi, aromi con l’orange power. Zucca double face, dolcezza cremosa e briosità croccante, i chiodini accendono l’umami, il cacioricotta cilentano aggiunge sapidità, il peperoncino spinge e il prezzemolo tritato rinfresca. L’Autunno in versi.


Ritorno al crunch con la montanara fritta e al forno. Asciutta e pulita, sia il morso che le mani. Il pomodoro incontra la ventresca di tonno, morbida, tra fiordilatte e olive taggiasche. Densa e delicata. A-mare.


La cosa più bella dei viaggi è incontrare il nuovo; a sto giro la Barese col doppio effettone, verde su verde: crema di broccoli, salsiccia di suino dei Campi Flegrei, fiordilatte di Agerola, Grana Padana, foglie di cavolo disidratate. Si parte gentili e si sale un gradino alla volta. L’abbraccio, poi la spinta grassa e sapida, infine l’esplosione amara e vivace che scricchiola. Giardino pugliese.


La 4 Caci Campani è un dovere! Sono supporter level pro. Iconica.


Lo Spaghetto di Mezzanotte, con crema d’aglio, olio e peperoncino, impanato e fritto con corn-flakes, noci, nocciole, mandorle e pistacchio, è tradizione. Il dolce partenopeo. Frittatina Rock.
Piccola pasticceria modello fuochi d’artificio, col cannolo ripieno di ricotta di pecora, Pellecchiella del Vesuvio, cioccolato fondente e rosmarino fritto.


Annullare i due grandi pilastri della nostra vita, lo spazio e il tempo. Cancellando ciò la dimensione è di assoluta leggerezza, di assoluta fluidità. Uno spazio di libertà, che Diego non traduce in una insistita avanguardia esprimendo una certa saggezza che ha il piacere di condividere a fine serata insieme a quel Pallone d’Oro…
Dimostrazione che la tradizione è solo una innovazione che ce l’ha fatta.