Carmnella – È nato Leonardo

Insieme a una fritta e al forno, per niente food trend, c’è profumo di fogli nuovi.

Un volume ultimo, spesso, corposo.
C’è una fila incredibile di idee, proposte, referenze, ingredienti. Tutti ordinati, tutti sinceri, tutti descritti per benino in questa enciclopedia di Carmnella.
Quel menù rosso fuoco, un complesso coloratissimo di suoni, da sempre emblema verace del rapporto bontà/napoletanità delle creazioni di Vincenzo Esposito.

La carta delle Margherite, essenza di un concetto, di una filosofia, di un biglietto da visita che non si snatura. Sempre neoclassica, sempre decisa. Tenace e sugosa.
Con essa la carta delle Marinare, delle Cosacche. Le carte vincenti.

Sotto l’occhio vigile dell’amica geniale, onnipresente con la sua base di ragù napoletano di lunga cottura, tocchetti di ricotta di cestino, fiordilatte di Agerola, pioggia di polpettine, formaggio, basilico e pepe (Elena Ferrante resta la complessità armonica della domenica raffinata napoletana), Vincenzo gioca una nuova carta.

Le Imbuttunate si fanno largo tra le pagine. Ben dieci mash-up di ripieni al forno, la pizza più complessa da realizzare. Ma c’è un tema: estro e competenza del forno. Avanguardia da nero su bianco. A me piace.

E lost my heart nel fuori menù più lirico e prezioso tra le novità. Una creazione di Antonio Costabile, stretto collaboratore di Vincenzo. Leonardo è un immenso sorriso con ricotta di cestino, zucchine e provola come farcitura; in superficie burrata, provolone del Monaco grattugiato, pepe nero e lime. Fresco, moderno, solido, vivace, un incrocio di gioie, l’emozione che sa di nascita. La dedica, come spesso accade qui, al pargoletto di Antonio, da pochi mesi neopapà. Emozioni.

Viva viva Carmnella, una pizzeria che tiene continuamente alla poesia e all’estro dei suoi ragazzi.

Pizzeria Carmnella
Via Marino Cristoforo, 22
80142 Napoli

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