C’è la carne ma fa da contorno…
C’è la provola ma fa da protagonista…
Proprietà commutativa che avanza: cambiando l’ordine degli addendi di somma goduria il risultato è wow!
Ormai l’aggettivo Sbagliato non fa più paura. Sì perché quando gli schemi saltano la curiosità passeggia col vestito della festa.
Quattro incontri.
Adagiati l’uno sopra l’altro in un pane che continua la sua avventura da solido amorfo, metafisico, dalla irresistibile scioglievolezza [cit.].
Dal basso verso l’alto.
Salsa Puok.
Bacon croccante.
Provola impanata nei cornflakes e fritta.
Chilli di carne (senza fagioli).
Baby, you’re a firework!
Come on, let your colors burst…
Arriva il macinato. Fusion ante litteram. Burlone che solletica il palato con effetti speciali. Equilibrato e dosato: piccante e speziato stechiometrici. Un girotondo continuo dall’inizio alla fine.
Quel crunch ormai è devastante, sconvolgente. La dipendenza da morso successivo. Il cuore filante ammalia, continuamente. Switcha l’approccio, alternanza di esigenze. Provolacante…
Cum grano bacon. L’entasi dell’aromaticità. Lo zing che aggiusta di sale ed enfatizza. Grassi buoni!
Infine, l’abbraccio ocra, la cremosità che arrotonda, smussa, con la sua anima zuccherina, che spinge l’olfatto nella dimensione agrodolce, tra note di miele, senape e mostarda.
Una nuova creatura che vive di precisione gustativa. Il Cheeseburger Sbagliato di Puok Burger concepito senza errori.
Da chi ha tecnica e palato con gradi di coscienza.
Da chi ha cambiato la qualità della vita dei panini.
colellapizzatour 