Survive, tonight…
Sì, cantata col tono potente e spirituale della voce di Skin.
Il fuoco accesso.
Il tavolo a semicerchio con pochi posti.
Il banco a pochi cm. Un panetto e la solitudine di numeri primi.
Respirare e vivere Authentica di Pepe in grani è una botta di vita. Mi sento il cuore a mille. Tutto può accadere, immersione negli abissi della sorpresa. Chi vuol essere lieto sia, insomma.
Al centro, il padrone di casa ten-years-old con la certezza del suo impasto magico, del suo fritto etereo. Franco novello mecenate gastronomico.
Ai lati la coppia salentina trapunta di stella.
I Bros. Floriano Pellegrino & Isabella Poti.
Geni.
Innovatori.
Divi.
I Marinetti della cucina con le loro idee dirompenti, la loro alchimia scientifica, la loro conoscenza della materia.
Da una parte i muscoli dell’avanguardia, dall’altra la leggiadria della precisione sintesi perfetta dell’ermetismo della sostanza: gusto, gusto e ancora gusto.
Sviscerare la tradizione, attuare lo studio consapevole, modellare la perfezione.
La versatilità di quell’impasto accoglie un mondo nuovo, abbracciando il mare, il rancido, il formaggio vegetale, consistenze, geometrie ed economia circolare.
E poi l’amaro che spinge il dolce, il grasso che spinge il sapido, il leggersi nel proprio background, il foraging costante, il climatarian, per un palato che impara l’educazione.
E poi arte, processo creativo, forme cubiste picassiane e impatto mentale dechirichiano.
E così il cannolicchio assume una texture impalpabile e si tuffa nell’olio di pimenton. Con la focaccia di Franco ci ho fatto la scarpetta. Come un uragano.
One-shot di pizza. Polpetta di ricotta scante, garum e sgombro. Fuochi d’artificio.
La poesia di un lardo marinato in sale di alici adagiato su una base di fiordilatte. Un effluvio aromatico, due soli ingredienti che nascondono tutto il mondo. Metodo scientifico.
Arrivano nuvole fritte in maschera. Mandorlata, uovo, uova di pesce e cocumarazzu. Sapori enigmatici.
Pizza e rapa ‘nfucata è il bao di una tradizione antica, l’amaro che edulcora, la morbidezza che avvolge, la cremosità che vibra. Metafisico.
Poi la terra incontra il mare, la seppia il carciofo, il sottoaceto il crudo. Peace&love.
Le geometrie rompono gli schemi. Un soffio di base fritta, un quadratino perfetto di calamaro e una salsa di manzo. Il punto luce nell’oscurità del banale, forme uniche della continuità nello spazio. Futurama.
Poi l’anatra. Quell’anatra. Con physalis. Ho fatto lo scostumato. Bissato e oltre. Disarmante.
La Crisommola diventa vegetale con un formaggio caprino. Il gelato di Isa al latte e vaniglia è la sintesi della modernità di pensiero. La limonata finale (sifonata di limoncello) servita in labbra di porcellana è il foodporn che sballa bene. When the party is over…
I bros have the power!
Come Marcello e la Loren, Franco regista.
Autentici.
Authentica, 10 e più.
10 e più a voi…
colellapizzatour 