“Albertì ci sta na novità da Puok” –
Precipitarsi per capire. Fame di stupore.
Egidio mi spoilera l’arcano.
“Dacci oggi il nostro pane quotidiano…”
Blasfemo è dir poco, ma la pagnotta è pagnotta…
Un cambiamento silente, di pensiero, di contenuto e forma, il doppio piacere dell’artigianato intelligente. E come per magia i più non l’hanno notato…
Offrire il meglio non fa dormire la notte.
Esigenze: consistenza, morbidezza, crosta bella, lucida ed elastica, vegetariano, senza lattosio.
Insomma, quel lusso di guardare oltre le cose senza fermarsi alle apparenze.
L’attesa profuma di curiosità.
Semi-blind test.
In lista ci sono tutti i miei preferiti, didascalie perfette senza usare le parole.
Sono troppo malato di crunch, di provola filante, del fritto.

Winter Mania Veg.
Tutto il senso di essere napoletani mangiafoglia sta dentro a questa scatola magica.
Doppia provola impanata nei cornflakes e fritta, salsa ai friarielli, friarielli spadellati, maionese.
Tra uno scrocchio e l’altro, l’ascesa mistica della verdura intraducibile in due consistenze e due sfumature di verde.
Sì, qui il friariello è super amplificato, sbattuto in faccia nella sua natura reale e mascherata.
Un unico ingrediente aromatico che sembra rifratto, moh è amaro in purezza, moh è dolce in crema. La mayo sta ad allungare… Un abbraccio partenopeo, morbido e croccante allo stesso tempo. Green power!
Il pane al morso è diverso. Suggestioni da anticipazioni? Macchè!
Profumato, texture presente e persistente, “scioglievole” ma meno evanescente del precedente, rima e sapore. Stechiometrico col ripieno, sveste la maschera del reagente limitante. Crosta decisamente ammaliante.
Eureka per Egidio l’alchimista! La vita è più bella nel bel mezzo di un panino.
Quell’uomo mi farà diventare vegetariano…
Nell’attesa di Santa Masardona, Winter Veg has come…