Un po’ tretre.
Un po’ tre moschettieri.
Un po’ tre tenori.
Personalità diverse ma fusion di intenti, di passioni, di sogni.
Simone Frattini, Vincenzo Marra e Giuseppe Postiglione.
Tutti chef, tutti nella stessa cucina del loro locale, un trittico atipico di fratellanze vivo sui tavoli di Tribus.
Pozzuoli, via Miliscola. Una spremuta di vita e iodio. Un concentrato di vitamine salmastre al gusto rifocillante di salsedine, agrumi, orto e omega 3.
Il numero tre che ritorna predominante: Simone gioca con antipasti e secondi, Vincenzo disegna primi e Giuseppe lievita pani e dolci e cura l’accoglienza in sala.
Il sapore dell’ascolto/condivisione sul piano prestigioso dell’empatia è merce rarissima. Prelibata quanto le cibarie spazzolate. Perché l’amicizia, quando è autentica, sbrilluccica più di una cascata di diamanti.
Quindi, tre buoni motivi per lasciarsi andare.
Il clima disteso delle due sale: garden style, legni tanto verde fiori di campo, ricamo di tanta grazia e cura estetica da affettarvi il respiro.
La freschezza del pescato e la stagionalità dei prodotti.
Il rispetto nella trasformazione della materia prima.
Traghettato dal mare d’inverno ho ammirato sfilare carovane di piatti come onde eleganti.
Tonno, porro arrosto, katsuobushi e mayo alla soia. L’inizio perfetto, ordinato, dove il protagonista gongola di gusto. Una bruschetta di-mare da-mare il carpaccio di cernia con bottarga di spigola fatta in casa, pomodoro arrosto, riduzione d’aceto e olio allo scalogno. Antipasti elettrizzanti e un mash up per i vegetariani di cavolfiore, burro d’arachidi, limone e tartufo.


Il riso Acquerello con sgombro scottato, caprino ed erba cipollina acuisce tratti olfattivi, punteggiature acidule, grasse, arboree.


Signature dish che stendono i sensi. Bottone di pasta fresca ripieno di patate con zuppa di scoglio e tartare di pesce bianco. Letture poetiche. Consistenze, cremosità, sapore, umami. La poetica del mare. Fermento di piaceri imprescindibili.

La cernia e il suo pil pil con insalatina di carciofi e olive taggiasche disarma per la freschezza micidiale, senza alcun fronzolo o velleità alcuna. Preziosa.


Il millefoglie con crema gialla al limone e amarene chiude il sipario di un palcoscenico dove bellezza, convivio e libertà sono di casa.
Ora vento in poppa: il futuro è da scrivere, quel che siete (uniti) sia per sempre.