Santa Maria a Vico.
Provincia di Caserta.
Pizza autoctona.
E il vero lusso qui è la linearità.
L’ABC delle connessioni essenziali per un’esperienza affidabile per carburare in avanti.
Pizzeria Deluxe che fa assonanza con De Lucia.
Enrico, pizzaiolo giovane ma già dalle spalle larghe forgiate dalla lunga gavetta. Scuola Martucciana, matrice tangibile nelle strutture e nelle dediche, serietà al bancone e soprattutto al forno, passione feconda di una realtà adolescente intrisa di luce.
È bravo Enrico, e si vede!
Anche quando stende il suo impasto, sì chiamiamolo contemporaneo, a ruota di carro e lo adorna di Provola e pepe. L’assaggio è ludico e magnetico, il morso assume un lieve crunch che rockeggia tra il tepore del trittico partenopeo che ammalia i soliti recettori. Tocco talentoso percepibile.
Poi l’impasto, nella sua conformazione tipica, cala il/la Poker che dir si voglia. Ben assestata, suscita un glorioso balzo evocativo (tra le mie preferite in quel di via Douhet). Ispirazione fortissima, realizzazione pure! In purezza la pasta profuma ed è estremamente morbida, ai miei tempi si diceva scioglievole. La tetrapomo-rivoluzione è pura sinfonia: la dolcezza-acida del mix rosso/giallo dei datterini sem-idry, la sapidità caramellata dei pomodorini confit, la buccia agrodolce e ruvida del San Marzano secco. Ognuno con il suo massimo grado di piacevolezza realizzabile, ognuno esaltato dall’abbraccio della bufala e dallo zing del cacioricotta. Esecuzione da intelligenza emotiva. Souvenir.
L’incontro al palato è amabile, il menù invita la lettura, gli ingredienti nei topping si contano sulle dita di una mano, le cotture da applausi.
Si continua con piacere. Tra scelte ambiziose e ardimentose.
La Tropea si tinge della dolcezza violacea della cipolla, l’amaro abbondante delle olive infornate, l’umami marino del carpaccio di tonno rosso del Mediterraneo. Libertà di pensiero che sottolinea una vena creativa. Intrepida.
La Carbonara parla di un animo giovanile. Ingredienti ben noti della famosa ricetta che su pizza giocano come possono. Divertissement.
Date insomma un premio a quell’impasto mai timido, super versatile nelle varie declinazioni tutte prive di paragone. Un soffio…
Un luogo che dona benessere, per uno spirito genuino e autentico, devoto all’arte bianca che centra in scioltezza il bersaglio. Perché la ristorazione è anche questa: retta, bonaria, lineare.
colellapizzatour 