Storie di ruota di carro e circonferenze che escono fuori dal piatto.
Piazza Mercato (Na), la mia abbey road, l’eterno purgatorio frullato sulla strada e che si scioglie sulla pelle.

Crescere e ricrescere di pasta sottile con cornicioni appena accennati.
La tradizione che rinasce ogni giorno. A curare il singhiozzo di esigenti malconci.
E se c’è una bellezza nascosta delle cose, la Capricciosa è una di quelle.
Come lampadina che mai si fulmina. Tanto criticata perché “poco coerente”, racchiude invece l’essenza di un fusion spontaneo, nato senza criterio effettivo, che trova geometrie diverse.
Bro Pizzeria rientra tra i Brand Ambassador della causa.
Ciro Tutino ci mette il Carciofo Violetto di Castellamare arrostito, fiordilatte di Vico Equense, il prosciutto cotto di Maiale Pesante, funghi champignon, olive nere di Gaeta.
Non la complica, Ciro è contro la complicazione, la migliora.
Trasparente, limpida, il tempo di un incontro o per sempre.
Perchè Ciro ti tradiziona l’anima.
E che bisogna dilapidare la gioia, quando ci sorprende, perché è l’unico modo per non sprecarla.
Il lieto fine è la felicità dei posteri.