Palazzo Petrucci Pizzeria – Tradizione moderna di Davide Ruotolo

La gioia più grande?
Stare nel bel mezzo del centro storico di Napoli,
comodo in terrazza a vista sul marasma più affascinante del mondo
e mangiare una pizza che sussurra il canto di Partenope.


Palazzo Petrucci in piazza San Domenico Maggiore (Na) è un gioiello di candore di acqua e farina con la punta di diamante per niente grezzo ad ammaccare e conciare.
Davide Ruotolo, 26 anni portati come un veterano, motore pulsante di un’esperienza non mistificata della tradizione tonda napoletana dotata di parola. Turisti (un mare magnum) e autoctoni sono in ottime coccole.

Dai diamanti, talvolta, possono nascer i fior…
Come fiorellini di impasto i paninotti di benvenuto. Melanzane a funghetto, fiordilatte in carrozza e crudo, l’amuse-bouche che titilla l’appetito.

La Marinara è autentica, oggi si dice rinforzata. La passata sa di buono, l’aggiunta dei pezzettoni in cottura rincara la dose. Easygoingness.

Poi un concentrato di Napoli in un morso lunghissimo. Il protagonista è lui, il ragù come tradizione comanda che Lino Scarallo – chef stella Michelin – prepara per i commensali di Palazzo Petrucci. Grasso, nocciola, colore non la frutta secca, pomodori, sì ma senza acqua, concentrati, tempo, tantissimo. Davide lo pennella con rispetto e grazia e ci spolvera abbondante salsiccia sbriciolata e ciuffi di ricotta. La Domenica di una casa partenopea è servita. Respect!

La Fritta si tuffa tra le onde di Roma. Detta così sembra bizzarro. Carbonara di mare. Carbocrema inside e outside con un ripieno di soffritto di calamari, provola, guanciale e pepe. Umami e passione, doratura iodata e cremosità un po’ eccentrica. Dishy.

Idee illuminanti, fondamenta solide. Come una Furia travolgente, la Capricciosa Luciano. Nomen omen, spunto, suggerimento, necessità. Stesura a ruota di carro, funghi chiodini e prosciutto crudo in cottura. Sapidità spinta, dolcezza alla base e quella consistenza giocosa dal retrogusto amaro. Piccole folgoranti intuizioni da Less is more.

Davide è un tradizionalista moderno. Il suo manifesto di ultima generazione è il ricamo di esigenze contemporanee, tecnica complessa ma invisibile ed eleganza di pensiero. Nel forno solo l’impasto per una focaccia nitida e precisa. Si veste all’uscita d’estate, di freschezza, di vivacità: pomodorino ciliegino semi-dry, stracciata di bufala, origano, parmigiano reggiano, zest di limone. Felicità garantita per la Davide Ruotolo 2.0 che lascia il palato pulito e appagato. Come un pre-dessert vanitoso. Works for me!

C’è il mestiere di sala, un clima disteso e Davide: ripetizione ossessiva del gesto, selezione micidiale della materia, attenzione termometrica degli impasti, successione ordinata delle realizzazioni.
Il contemporaneo che adoro…

Palazzo Petrucci Pizzeria
P.za S. Domenico Maggiore, 5/6/7
80134 Napoli

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