Dove finiscono i fritti di Renato Ruggiero e inizia la sua pizza e viceversa.
Non fatico a sbilanciarmi nel dire che da Farinati Pizza and more l’equilibrio è piacevolmente raggiunto.
Nulla si crea, nulla si distrugge. Tutto si costruisce.
Colori e simboli, nel locale di Casavatore (Na), disegnati con gestualità partenopea ed eleganza fresh & cool.
Pavimento psichedelico motivo retro delle carte Modiano.
Pareti che giocano. L’asso (nella manica) è quello di bastoni. I fanti si baciano.
Amore Universale.


I LOVE You, frittatina. Poi, quella di Renato è storia moderna. Vanitosa, luculliana, dotata di parola. Asciutte, croccanti, bucatini spessi e ammalianti di cremosità. Per l’occasione le veste d’autunno nella versione crema di zucca piccantina e salsiccia o tartufata. Saporite, succulenti con quel tocco di opulenza sfacciata che cuce sui visi big smiles. Crocchè e palla di riso (venere con acciughe, stracciata e zest di limone) completano il dipinto dorato con la giusta dose di personalità e precisione di esecuzione. Un micromondo fried.


Sale in cattedra O’ Rutiell e la Margherita si fa ricordo d’infanzia. Come una pizzetta della memoria fatta con grazia. Delicata, intima, soffice e leggiadra morso dopo morso. Obiettivo raggiunto. Abbraccio atavico, l’Amore Universale di cui sopra…
Crema di zucca, speck e noci adornano l’impasto, di matrice contemporanea, in un bagno d’autunno dai toni piccanti e fumé col croccantello che giochicchia. Un trittico rodato riproposto con linearità e attenzione dove la cottura vive di mano maniacale. Consapevolezza.


La Montanara, poi, si veste di tradizione napoletana. Pomodorini saltati, grattugiata di cacio e Lardo di Colonnata che si lascia sciogliere con lentezza. Intensa, fedele, per niente unta. Crunch allardiato ricco-mi-ci-ficco, con sapori nostrani pieni di gusto e vitalità. Best simplicity.

Infine, l’impasto si tuffa nel glucosio liquido e si abbandona alla crema pasticcera e alle amarene. Il fine pasto fa da fiocco perfetto a una degustazione coerente e priva di sbavature.
Un posto giovanile, frizzante, vitale.
Cambia il mondo, cambiamo noi e cambiano i luoghi. Solo la magia della cura e del fare bene non cambierà mai. Anche questo è Amore universale.