Posti sinceri, d’impatto, che difficilmente dimentichi per freschezza di pensiero e capacità del senza-difetti.
Rostì. Insolita rosticceria.
Pomigliano d’Arco già sa.
Sì, perché tra le pieghe fancy e fresche di un locale cool, dai messaggi psichedelici alle pareti, la narrazione vive delle idee chiare di Matteo Del Cuoco.
Ragazzo brillante Matteo (solo 24 anni), di quelli animati dal fuoco sacro e sfacciato del “se puoi pensarlo, puoi farlo…”. Faccia pulita e un milione di sfumature.
Un Illuminato che cerca la precisione maniacale nel fritto, fritto a momento (sempre) e panato con un blend di tre cereali disidratati. La Mozzarella in carrozza è un atto d’amore, la gastro-criminalità al servizio della tradizione: oro che scrocchia e fila, fila e scrocchia, con il ketchup di peperone arrostito alla napoletana in agrodolce che evolve in aromaticità costante dove ci inzuppi il cuore. E per i polpettomani, quella di salsiccia, con emulsione di friarielli e caciocavallo irpino, è la dose significante e divertente di istinto e sapore. Fried for future!
Un prode artigiano, scultore di oggetti del desiderio domestico. Pasta fresca e pasta secca che fanno la passerella in ben sette primi piatti. Cappellacci rule! Ripieni di mousse di pecorino romano, spuma di parmigiano 30 mesi, pepi misti e tartufo nero di Bagnoli Irpino. Esplodono e scricchiolano senza essere stucchevoli, dove la Cacio & pepe arriva nelle sfumature più eleganti. Rassicuranti. Gli ziti trafilati al bronzo, con sugo alla genovese e parmigiano 30 mesi, totalmente punk. Crema spalmabile atavica. Musica classica a disposizione delle nuove generazioni. Divulgazione detonante. Pastart!
E poi il gioco di specchi… Non chiamatelo Genovese quel bun con cheesesteak di manzo, composta di cipolle in agrodolce e caciocavallo irpino. Succulenza, si scioglie in bocca, perfetto così. Vanità manzissima ipnotica. Un’offerta che adula ogni esigenza di palato.
È una continua montagna russa qui con la possibilità di zigzagare tra fine pasto golosissimi dalla manifattura complessa e creativa. Matteo non abbassa mai il livello tra giocabilità e godibilità. Si affonda il cucchiaio col sorriso nel RostiMisù con brownies al cioccolato fondente, mousse di mascarpone e spuma di zabaione o nel mix di Arachidi e Caramello dai toni proustiani. Psichedelici.
Che cosa significa (davvero) homemade? Che cosa bellezza, eccellenza, originalità e creatività?
Una brigata di ventenni con al timone un visionario.
Qui è la meglio gioventù…
colellapizzatour 