Avete presente gli abbracci? Tipo quelle carezze di chi cerca di avvolgerti con affetto?
Giuseppe Bove sforna circonferenze che fanno questo…
Un artista che disegna con materie d’impatto, che scolpisce un impasto adulatore, nella trasparenza della leggerezza. E non c’è nulla di più elegante di una porta di casa aperta con orgoglio.


Si raggiunge Montesarchio (Bn) per acciuffarne l’Omaggio. Il fiero dialetto autoctono che tramanda il ben più immortale e misterioso significato di un peperone ‘mbuttunato.
Un tuffo in quel ragù eretico con muscolo, coperta e mammella di bufalo con extracarica di Pecorino Bagnolese. E quel brio è solo l’anima che pappulea…


Poi gli ossequi all’Oca Caprina. Infatuarsi è un attimo. Sì, perché è la più disinvolta ruffiana. L’Oltre-pizza dagli automatismi perfetti. Speck d’oca-caprino-funghi galletti-tartufo nero. Senza sbirciare le mode. Ingredienti.


Ma Giuseppe sa essere ancora meglio. Soprattutto quando ti scuote con la semplicità.
Un artigiano senza tempo che rispolvera la Panna, prosciutto e mais. A modo suo, certo! Tornare indietro di 20 anni…


Con un sorriso sornione dei suoi, la riscrive e la fa Soave. Montanara con un panetto immerso in farina di mais. Prosciutto Cotto artigianale del Contadino. Fiordilatte di Pezzata Rossa. Fiori di Panna condensata di Vaccino. Pepe di Sichuan. Basilico. Olio. In missione per conto dei ricordi. Crunch e sapori da inni sacri, che suonano al cuore e non vanno mai spiegati.
Il Segreto di Pulcinella resta sempre una faccenda seria!