Eleganza e raffinatezza.
Atmosfera.
Silenzi romantici.
Stile. Si tratta di stile.
Spazio. Grandi idee e belle persone.
Di sabato, paurosamente pieno.
Di sabato, tremendamente precisi.
Ci si perde nel tatto e nell’attitudine di Gaetano Ricciardiello. Mai una parola in più, mai una coccola in meno. I vini parlano con i suoi occhi.
Fritti da-mare. Certo, raccontano le storie del mare. Crocchè di patate e baccalà con estratto di riccio di mare e mozzarella affumicata. Oro dei fondali. La potenza non è nulla senza il controllo. Delicatezza e sostanza. Sincerità quasi accecante. Luminosa come l’arancina di mare.


Poi Roberta Esposito. Senza retorica. Nel suo micro-cosmo di pace, personalità tanto decisa quanto vera e cangiante. Lavoro profondo rivolto ad una identità sfacciata con un ingrediente base. Passione. Tanta. Ben impastata e lasciata maturare con perseveranza, curiosità e talento innato.
Ruoto. Comfort e rigore tecnico. Casereccia style. Pasticcio di patate alla curcuma, salsiccia di nero casertano, fontina, pepe fresco, basilico. Come in un Van Gogh. Gusto, ricerca e assonanza espressiva. Piaciona.


Signature. Classe e armonia su impasto che irrompe candido. La Carciofina. Fiordilatte di Agerola, carciofini alla brace, terra di olive nere taggiasche, pomodori secchi, provolone del monaco, pancia arrotolata affinata al miele, basilico. Padronanza. Bellezza. Estro puro, indipendente e fuori dagli schemi. Passionale, lunga, dal morso completo. Una capricciosa nobiliare.


Creazioni coerenti sfornate, impacchettate con amore e intrise di un’emulsione preziosa di esperienze personali in evoluzione.
La Contrada spregiudicatamente extra-ordinaria.
Prospettive rassicuranti.