Buon compleanno Dambo!
Gioia incontenibile nel canticchiare il “tanti auguri a te” a un posto a cui si è legati, modellato sulle personalità di chi lo rende così unico.
6 anni, 6 lunghi anni vivi e densi di significati, incontri, stupore ed emozioni edibili. L’elefante dalle grandi orecchie cresce ma non invecchia mai!


Il loft lastricato di stile industrial trendy made in Brooklyn, nel cuore di piazza Municipio (Na), rimane il posto del cuore per cicciai incalliti e non. Sì, perché Dambo non è solo carni pregiate, dai tagli di varia provenienza, e braceria.
Dambo è l’esaltazione di materie prime di qualità combinate con la genuinità di chi non vuole strafare.
Chimere di focaccelle con carciofi, scamorza, capocollo nero Santoro e pepe rosa. Sfiziose, goderecce, vestite di morbidezza.


Uovo Powered in carbonara. L’uovo Bio razza livornese, diventa poche, in crosta di grano, con la camicia di albume solidificata che ingloba il tuorlo liquido, servito con pancetta croccante, fonduta di pecorino. Presentatemi la gallina, autocit.!

Magistrale, autentico, soave e piacione, cremoso e profumato, aggettivi su aggettivi per il Risotto Sant’Andrea al tartufo nero Irpino con pancetta di mora Beneventana mantecato al caciocavallo podolico. Reminiscenze papillari vivide come camini accesi, a dispensar tepori d’accoglienza.
Poi la visione di certi prodigi gastro criminali: sentirsi Fred Flintstone, fare gli occhi a brontosauro e gridare “Yabba Dabba Doo!”. No, non si tratta di tomahawk, eppure la clava c’è tutta: Stinco di maiale nero al forno, riduzione di Montefalco rosso e scalogno caramellato. Un bagno di sensi!


E le boccate d’aria speciale continuano con la Pancia di Maialino brasata con passatina di friarielli e marmellata di peperoncino (su quest’ultima ci ho lasciato il cuore!). Succulenza.
Una cucina libera da recinzioni, lucida, affilata e vibrante, sunto sensitivo di ogni singolo ingrediente maneggiato.
Permane già la voglia di tornare.
100 di questi anni!
Auguri…