Gli occhialoni simpatici e il sorriso stampato sul viso restano il marchio di fabbrica immutato nel tempo…
Solo 33 anni, di cui 20 infarinati con amore.
Carlo Sammarco, un nome sinonimo di animo gentile e caloroso.
Giovanissimo veterano dell’arte bianca, pioniere di uno stile che ha tracciato un solco temporale importante della new vague della pizza moderna.
Canotto, 2.0, cornicioni, alveoli… stilemi che ai fini dell’assaggio talvolta raccontano poco!
Ad Aversa (Ce) Carlo Sammarco Pizzeria 2.0 non smette di sfornare circonferenze dal sapore autentico, dall’impasto etereo, dall’equilibrio poetico.
Interrogato sulla tradizione, con la purezza semplice priva di complicazioni ha dato voce alla sua sensibilità. Il talento è anche questo.
Bordi molto più timidi, cotture perfette e morsi che pretendono il successivo.
La Margherita è una composizione del futuro con una melodia più antica perfino delle parole che servono a cantarla. Memorabile.
La Marinara dalla manifattura antica profuma nel segno dei padri fondatori. Atavica.
E il menù sorprende per la carta delle Capricciose. Devo confessare al mondo il mio amore morboso per ogni tipo di variante fatta bene. La sua Capricciosa Bianca gioca oltre regione con salsiccia passita veneta piccante, funghi chiodini freschi, provola dei Monti Lattari, olive taggiasche e carpaccio di carciofi. Umami, consistenze, suoni forti e decisi. Sisi, è piacionissima!
Un posto che resta super affidabile.
Si può diventare grandi senza diventare vecchi, basta rimanere seri senza mai smettere di sorridere.
colellapizzatour 