I Masanielli di Sasà Martucci – Il dio Margherita sa

À la recherche de la Margherita perdu…
Spero che il dio Margherita perdoni me e la mia ricerca di quella perfezione atavica che smuove i pensieri e i sentimenti dai colori proustiani.

Caserta. Centro.
Moderna, non c’è dubbio. Cornicione attivo, no ruota. Una Margherita non di corsa, poetica, al di sopra della mischia.
Legno e fuoco, cremosa e fluida, dolcezza e acidità, signorotta e selvaggia.
È stato subito amore morboso.

La Margherita del Masaniello di via Vivaldi è realismo puro. Così ammaliante da deglutirla a palate.

Traiettorie inaspettate anche per la Marinara Classica, non a men. Su richiesta esiste. Viva e profumosa anche su quella texture extrasensoriale. Vedere il mondo com’è e amarlo…

Iniziazione alle danze perfetta col volo pindarico che si ripete con l’Ammiraglia. Crema di pomodorino giallo con il pizzo, olive caiazzane, pomodoro San Marzano arrostito, capperi, alici di Sciacca, aglio Orsino, origano di montagna. Rivisitazione bi-colore e bi-consistente. Armocromia in armonia. Da bis.

Il resto veri divertissement dove Sasà è l’anima della serata che non annoia…
La Profumo di Castagne gioca su una base di dolcezza smussata dall’amaro delle cicoria, l’aromaticità dello scalogno, la grassezza del crumble di guanciale. Brezze moderne.

La Capricciosa da Icona Pop. Coperta da una grandinata di funghi champignon a crudo. Umami di bosco che esalta una millefoglie copiosamente stratificata di pomodoro San Marzano, fiordilatte, prosciutto Gran Cotto arrosto, olive caiazzane, carciofi arrostiti. Sciantosa e festosa, colma di capricci indovinati…

Poi scopri che la Genovese si fa crema spalmabile e si esalta con pesto di basilico, datterino rosso dry, fiordilatte e polvere di olive. Insolita vista così, ancora più audace su impasto tre cotture. Conversazioni di gusto, forse non per tutti, forse…

Dipendenza. Riferita sicuramente all’impasto.
, ma anche il gioco-di-società. Arriva il ketchup di datterino arrostito. Acidità spinta. Quasi letale. Stop. Sapidità. Fonduta di parmigiano. Consistenze. Attrito. Persistenza. Dolcezza. Datterino giallo. Uh, freschezza e cremosità. Pesto di basilico. Un flipper di note complesse ma sincrone con il Tilt dietro l’angolo per eccessivo scuotimento della macchina.

Dove eravamo rimasti?
Giusto, il dio Margherita. Se mi perdona, giuro che gli offro la pizza di Sasà Martucci.

Sasà Martucci – Pizzeria I Masanielli
Via Antonio Vivaldi, 23
81100 Caserta

Lascia un commento